Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital
Per non far calare i rapporti sessuali, spegni il dispositivo tecnologico sulla soglia della camera da letto
Secondo uno studio recente della Hebrew University di Gerusalemme, che ha coinvolto più di quarantamila individui, i maschi occidentali avrebbero perso il 60% dei loro spermatozoi. Un crollo verificatosi negli ultimi quattro decenni e che, se continuasse, potrebbe mettere a rischio in un futuro lontano la razza umana (quella occidentale...). Le cause sono state identificate nello stress crescente, nel fumo, nell'obesità e nella esposizione ad agenti inquinanti.
Esci dalla caverna panottica del muro delle facce
Non ci sono prove scientifiche e manca comunque, nell'elenco delle cause possibili, un'analisi dell'eccessivo uso di strumenti tecnologici, capaci di uccidere il sesso e la voglia di rapporti sessuali già sull'uscio della camera da letto o per il semplice fatto di intromettersi tra i partner qualora la voglia fosse già stata superata dai fatti. Il tema è stato oggetto di ricerche e di numerosi libri che hanno raccontato gli effetti crescenti della tecnologia nella vita delle persone e tra questi il calo dei rapporti sessuali e della libido.
Individuare le ragioni del declino non è facile ma il ruolo della tecnologia è sotto gli occhi di tutti ed esperienza vissuta di molte coppie che hanno trasformato la camera da letto in uno spazio sempre connesso, lavorativo, pubblico e testimone di continue distrazioni che mal si accordano con la magia dell'erotismo, la tenerezza dell'intimità e i preliminari del sesso. Lo smartphone si sta trasformando nel killer del sesso o nel partner sostitutivo più fidato, anche quando viene usato per soddisfare la libido personale con video porno o piattaforme di chat erotiche.
I più coinvolti sono i giovani nativi digitali che raccontano senza problemi le loro difficoltà a prendere l'iniziativa quando il partner è impegnato a giocare con il proprio dispositivo o lo usa durante il rapporto sessuale (ad esempio per rispondere a una chiamata in arrivo o a un cinguettio). A evidenziare il fenomeno nel 2016 è stata la Durex, certamente interessata e preoccupata per motivi commerciali a ciò che sta succedendo. Uno degli esperimenti condotti ha visto il regalo di una vacanza in un resort a patto che lo smartphone fosse lasciato fuori dalla camera da letto. Esperimento sembra perfettamente riuscito e che suggerisce cosa si può fare anche a casa, in viaggio o in situazioni in divenire con partner casuali o sui quali si è deciso di investire per future esperienze sessuali, sentimentali e di vita. Un esperimento da fare in coppia se è vero che molte indagini hanno rilevato che il 40% delle donne si dichiara disponibile a rinunciare ad avere rapporti sessuali per un mese ma non al loro smartphone per lo stesso periodo di tempo. Non è un caso se la frequenza dei rapporti sessuali in Italia stia da tempo calando e se il 75% degli italiani si dichiarino preoccupati di un calo del desiderio e dell'aumendo della insoddisfazione sotto le lenzuola (dati evidenziati da uno studio dell'Osservatorio di Tradapharma in collaborazione con Doxa Duepuntozero). Non è un caso se lo smartphone abbia sostituito in molti rapporti di coppia il terzo incomodo che un tempo era all'origine di crisi e separazioni e, qualche volta, semplice compagno/a di giochi amorosi o più semplicemente sessuali.
Spegnere lo smartphone e il tablet prima di oltrepassare la soglia della camera è la scelta migliore che oggi possa essere fatta. Per non distrarsi, per leggere o conversare, per prendersi cura di sé e del proprio corpo, per lavarsi più spesso, per dormire bene e per continuare a sperimentare le gioie del sesso, dell'erotismo e dell'intimità di coppia tra partner, nella certezza di non essere disturbati.