Deprimersi o arrabbiarsi?

01 Aprile 2020 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

Deprimersi o arrabbiarsi? 

La crisi si allunga, aumentano ansia, depressione e sofferenza psichica. Inutile far finta di nulla. Facile immaginare tutti collegati a gadget tecnologici in caccia di link, informazioni o possibili vie di fuga da ciò che il loro subconscio continua a ricordare loro. 

La Rete è piena di notizie non veritiere che possono determinare reazioni negative. Facile pensare che prevalgano paura, ansia e sofferenza. Forse la giusta reazione potrebbe essere la rabbia. 

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Il vuoto che avanza

Rabbia per non avere compreso di vivere dentro bolle di felicità fasulla e piattaforme che hanno assimilato realtà e virtualità, per la complicità con mode, influencer, guru tecnologici e pifferai mediali e politici vari. 

Rabbia per una classe dirigente inadeguata e per quanto a essa si sia tutti assimilabili. Regressione e recessione in arrivo non sono un nuovo inizio ma la conclusione di scelte e strategie passate fatte da élite votate, accettate e subite. 

Rabbia per come la crisi è raccontata da media italiani malati, incapaci a cambiare format e passo, troppo presi dall’autocelebrazione e dall’opinionismo per fornire un servizio al paese. 

Rabbia e depressione viaggiano insieme. La rabbia può generare altra depressione ma è anche un'emozione costruttiva. Liberarla può dare conforto, far capire perché si è generata.

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