Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Deprimersi o arrabbiarsi?
La crisi si allunga, aumentano ansia, depressione e sofferenza psichica. Inutile far finta di nulla. Facile immaginare tutti collegati a gadget tecnologici in caccia di link, informazioni o possibili vie di fuga da ciò che il loro subconscio continua a ricordare loro.
La Rete è piena di notizie non veritiere che possono determinare reazioni negative. Facile pensare che prevalgano paura, ansia e sofferenza. Forse la giusta reazione potrebbe essere la rabbia.
Il vuoto che avanza
Rabbia per non avere compreso di vivere dentro bolle di felicità fasulla e piattaforme che hanno assimilato realtà e virtualità, per la complicità con mode, influencer, guru tecnologici e pifferai mediali e politici vari.
Rabbia per una classe dirigente inadeguata e per quanto a essa si sia tutti assimilabili. Regressione e recessione in arrivo non sono un nuovo inizio ma la conclusione di scelte e strategie passate fatte da élite votate, accettate e subite.
Rabbia per come la crisi è raccontata da media italiani malati, incapaci a cambiare format e passo, troppo presi dall’autocelebrazione e dall’opinionismo per fornire un servizio al paese.
Rabbia e depressione viaggiano insieme. La rabbia può generare altra depressione ma è anche un'emozione costruttiva. Liberarla può dare conforto, far capire perché si è generata.