MISCELLANEA /

Il Platform Thinking, strategia di innovazione?

Il Platform Thinking, strategia di innovazione?

18 Ottobre 2024 Gian Carlo Lanzetti
SoloTablet
Gian Carlo Lanzetti
share
Il “Platform Thinking” è la capacità di utilizzare meccanismi basati su piattaforme per la trasformazione del business di un’azienda di qualsiasi tipo.

Una strategia di innovazione parrebbe quindi che, in Italia, interessa già 9 imprese su 10 dell’indice FTSE MIB. Ben l’88% delle aziende quotate al principale listino italiano, infatti, ha sviluppato un’iniziativa in qualche modo legata a una piattaforma.

In altri termini le piattaforme da Amazon a Spotify, da Facebook a Google, sono sempre più diffuse e pervasive nelle esperienze di ogni utente e consumatore, sono diventate parte integrante della vita quotidiana, rimodellando il modo in cui si comunica, si fanno acquisti, si accede all'intrattenimento. In questo contesto, il “Platform Thinking” è la capacità di utilizzare meccanismi basati su piattaforme per la trasformazione del business di un’azienda di qualsiasi tipo. Una strategia di innovazione che, in Italia, interessa già 9 imprese su 10 dell’indice FTSE MIB.

Le Platform Thinking non sono solo strumenti per trasformare il business lineare in un modello più efficiente, scalabile e con costi marginali pari quasi a zero. Sono un meccanismo più ampio per rivoluzionare qualsiasi processo. L’Osservatorio Platform Thinking HUB del Politecnico di Milano ha identificato tre diversi approcci che le aziende possono utilizzare nell’introdurre questo nuovo paradigma.

Tre strategie al Thinking
La prima strategia è quella della Piattaforma come nuovo servizio, che può comportare un nuovo approccio al mercato, una “scatola degli attrezzi per gli sviluppatori”, un’espansione dei servizi esistenti, un nuovo servizio, iniziative di sostenibilità o lo sviluppo di piattaforme attorno a un prodotto. La seconda strategia è la Piattaforma per innovare un’attività primaria dell’azienda, con un’estensione dal lato dell’offerta, piattaforme di seconda generazione, estensioni multilaterali, pubblicità avanzata, l’apertura a complementi esterni o la digitalizzazione dei servizi. Il terzo approccio è la Piattaforma per innovare un’attività di supporto, di cui fanno parte: la raccolta di dati per l’innovazione, le piattaforme di open innovation, i sistemi di gestione della conoscenza, il processo di sostegno all’estensione dell’offerta, i progetti di sostenibilità interna e le piattaforme di training. Secondo questo schema, si delineano 18 diverse strategie che le aziende possono mettere in atto, anche combinate, per attuare il Platform Thinking nelle aziende.

 

Adatte a molteplici usi
Le piattaforme sono uno strumento adatto non solo alle startup tecnologiche, ma anche alle aziende di ogni dimensione e settore per creare valore reinventando prodotti e processi aziendali – spiega Daniel Trabucchi, Responsabile Scientifico e Direttore dell'Osservatorio Platform Thinking HUB -. La ricerca dimostra come siano molto diffuse e addirittura pervasive anche nelle aziende nel nostro Paese, creando valore e portando efficienza, efficacia e allineamento all’interno. Ma le piattaforme si rivelano alleate anche in alcune grandi sfide della modernità, come quello della sostenibilità, basti pensare a realtà come Vinted o ToGoodToGoo, che stanno facendo molto per abbattere gli sprechi e favorire l’economia circolare”.

Ci troviamo davanti a una nuova rivoluzione nel campo del Platform Thinking, quella dell’Intelligenza Artificiale e di ChatGPT - dichiara Tommaso Buganza, Responsabile Scientifico e Direttore dell'Osservatorio Platform Thinking HUB -. OpenAI, infatti, ha applicato molto presto un approccio basato sul Platform Thinking, aprendo alla cocreazione con MyGPTs. E ora “vecchie” piattaforme come Google e Apple stanno cercando di capire come reagire di fronte a questa “nuova” piattaforma, un fenomeno molto interessante che bisognerà studiare da qui in avanti”.

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database