Edito da Edizioni Bordeaux il libro di Felice Di Lernia (Mio fratello è figlio unico: ma ha molti follower), antropologo e cooperatore sociale come lui stesso di descrive, affronta fatti di cronaca, episodi autobiografici, immagini e pensieri apparentemente ordinari e banali da un punto di vista nuovo e seducente, smascherando tanti tic ermeneutici degli addetti ai lavori, analizzando i processi di formazione delle opinioni e l’origine di diversi cliché collettivi.
Il libro è una raccolta di vari contenuti, pubblicati in parte sul blog dell'autore o su riviste specializzate. Si presta ad una lettura non sequenziale o lineare ma scegliendo argomenti e temi di interesse, contestualizzati all'umore, al tempo e al luogo della lettura, sfogliando il suo indice o aprendo il libro a caso. L'approccio è quello dei racconti brevi o short stories che però danno forma a una narrazione, anzi a più narrazioni che si intrecciano e contribuiscono insieme a far crescere la curiosità ma anche la riflessione e la voglia di conoscenza, con conseguente ulteriore lettura.
Il libro ha una versione cartacea e una digitale, lo si trova in libreria (le librerie esistono ancora, non sono morte e sono sempre ricche di sorprese e di nuovi editori) o su uno dei numerosi negozi virtuali della Rete.
Felice Di Lernia (Trani, 1963), antropologo, si occupa di persone, sistemi, teorie e pratiche di cura in qualità di formatore e supervisore.
Ha insegnato Discipline Antropologiche all’Università di Foggia e tiene regolarmente lezioni in numerose scuole di formazione oltre che seminari in Italia e all’estero.
È operatore sociale e da trentacinque anni lavora concretamente nell’ambito dell’accoglienza e della cura.
Vive da sempre a Trani e considera questa una fortuna che si aggiunge a quella di dover lavorare ovunque.