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Oltre a giocare con il tuo smartphone ricordati di circondarti anche di persone intelligenti

Oltre a giocare con il tuo smartphone ricordati di circondarti anche di persone intelligenti

14 Settembre 2018 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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L'evoluzione continua di tecnologie sempre più intelligenti e capaci di apprendere sta mettendo in discussione molte teorie sull'intelligenza umana e facendo crollare molti miti legati alla specie umana come la più intelligente. Sta anche diffondendo l'impressione che, mentre le macchine diventano sempre più intelligenti, gli umani si stiano rapidamente instupidendo.

A pensarla così non sono soltanto tecnofobi o tecnocritici ma anche scienziati e studiosi (Nicholas Carr ad esempio sostiene che la nostra mente è sempre più al servizio di quella delle macchine) che evidenziano da un lato il potere crescente delle nuove tecnologie e dei dati (Big Data) da esse prodotti, dall'altro il timore che macchine dotate di intelligenza artificiale possano sostituire l'essere umano in un numero crescente di attività (è del 2015 un appello di centinaia di scienziati per mettere in guardia sulla possibile sostituzione futura degli umani da parte delle macchine). Per molti questo rischio non è reale nè così pressante come viene percepito. Un conto è gestire grandi quantità di dati e produrre informazioni, molto diverso continua a essere la produzione di conoscenza. Il modo con cui viene generata ed elaborata non è al momento appannaggio di alcuna macchina o intelligenza artificiale. 

Senza sposare alcuna posizione contrapposta, frutto di visioni tecnofobiche o tecnofile, ognuno dovrebbe riflettere sempre sugli effetti, positivi e negativi, derivanti da  un eccessivo uso di mezzi tecnologici. Fare questa riflessione significa interrogarsi sul futuro dell'intelligenza umana e su ciò che potrebbe in futuro sostituirla. Significa diventare maggiormente consapevoli che strumenti tecnologici (smartphone, tablet, console di gioco, ecc), piattaforme software e  relativi ecosistemi (iOS, Android, Facebook, Amazon, ecc.), tecnologie avanzate e sensori (GPS, di movimento, ecc.), media sociali e social network (Facebook, Instagram, WhatsApp, ecc.), applicazioni (APP, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, ecc.), oggetti intelligenti (Auto senza autista, Droni, robot, cyborg, ecc.) e soluzioni (Cloud Computing, web semantico, strumenti analitici, ecc.) stanno cambiando la nostra realtà e con lei anche noi stessi e il modo con cui ci relazioniamo agli altri. Tra questi cambiamenti c'è anche la maggior difficoltà a circondarsi di persone intelligenti e costruire con loro relazioni forti che vadano oltre il confronto e il dialogo cinguettante e superficiale della comunicazione digitale.  

In genere le persone intelligenti amano, più di altre, stare da sole e agire in modo poco conformistico e massificato. Forse per questo è più difficile trovarle negli spazi sociali e sovraffollati della Rete. Riuscire a intercettarle e a relazionarsi con loro può contribuire a determinare esperienze umane e cognitive di qualità, a generare opportunità di crescita e di apprendimento, a superare momenti critici, spesso determinati da scarsa autostima ed eccessivo timore di sconfitte e fallimenti. La capacità di cercare persone intelligenti è a sua volta prova di intelligenza, ma nasce anche dal senso comune e dall'esperienza (si apprende come farlo), dalla volontà di confrontarsi con gli altri e con le loro sperienze per trarne lezioni e conoscenze utili e trarre vantaggio dalle loro buone pratiche e visioni del mondo. 

Le intelligenze artificiali possono sicuramente cercare altre intelligenze artificiali e rimanere connesse tra di loro ma non saranno mai in grado di cercarsi sulla base della loro maggiore o minore intelligenza. Macchine intelligenti, robot, cyborg possono sviluppare intelligenze evolute ma sempre dentro limiti e confini predisposti opportunamente per adattare le realtà nelle quali sono inseriti alle loro capacità e alla loro intelligenza. Gli esseri umani al contrario non sono vincolati a confrontarsi solo con persone che si assomigliano.  

Per molti individui può essere la norma, così come lo è in molte frequentazioni online, ma tutti hanno la possibilità di scegliere persone interessanti perché piacevoli ma anche intelligenti, carismatiche e motivanti. L'incontro con persone di questo tipo può contribuire a ridurre stress e ansie, soprattutto a suggerire nuovi stimoli, nuove idee, nuovi comportamenti e progetti, a realizzare sogni nel cassetto e a soddisfare ambizioni personali. Con queste persone poi, volendo, si potrebbe anche ritornare online con progetti e iniziative capaci di regalare, anche ad altri, intelligenza, conoscenza e idee, con benefici tangibili per tutti. 


 

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