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La crisi ha cambiato la percezione del futuro: da promessa a minaccia (dialogo con Anna Mammana)
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La realtà nella quale siamo stati catapultati ha avuto senz’altro una ripercussione profonda nei nostri stili di vita, che abbiamo necessariamente dovuto modificare, confinandoci in un isolamento forzato e anche contro natura. A livello psichico ciò ha comportato un cambiamento di atteggiamento, ovvero la coscienza si è introvertita e ognuno di noi si è trovato a “fare i conti” con il proprio mondo interiore, con le proprie emozioni, senza la possibilità di “sfogare” e riversare all’esterno.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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La pandemia ha portato a galla quanto, sotto la superficie, non andava (dialogo con Viviana Verzelletti)
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Stiamo attraversando un passaggio epocale, di quelli che restano e verranno raccontati dalla Storia, e resteranno ampie tracce anche nelle nostre storie personali. Da più di un secolo non era mai stata vissuta, almeno in Europa, una pandemia, e anche il secondo conflitto mondiale è ormai piuttosto lontano. E’ un evento quello del Covid-19 che segna una discontinuità nella nostra epoca fino all’altro ieri caratterizzata da certezze, benessere (magari un po’ “decadente” ma pur sempre benessere); ora le nostre certezze sono state scardinate, facendo toccare più da vicino il senso di precarietà e di fragilità che, di fatto, è proprio della condizione umana.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Le persone hanno trovato da sole le risorse necessarie per contrastare la pandemia (Bruno Marzemin)
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È necessario per limitare le nostre fobie, le tensioni, che altrimenti vagherebbero incontrastate rendendoci folli perché viventi in un luogo immenso, dinamico e sempre nuovo. Bello sì, ma a volte terrifico. Siamo nella fase dove dobbiamo arginare, definire, delimitare questa nuova realtà data dalla pandemia. È il momento dove ciò che sappiamo va rivisto e va ampliato, ridimensionato. L’incertezza che proviamo, derivante dall’immaginario collettivo, è intrinsecamente legata all’immaginario individuale.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Le Politiche Sociali si sforzino di interpretare il disagio psicologico in senso bio-psico-sociale (Ivan Colnaghi)
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Se la comunicazione è contraddittoria e, in questo senso, schizofrenica; se in campo sanitario la parola di un medico vale quanto quella di uno youtuber, tenderanno a scomparire quelli che Kaes chiamava “garanti metapsichici”, quei riferimenti chiari, coerenti e culturalmente connotati, che aiutano a sentirsi vivi, accolti e appartenente al tessuto sociale: così, nella solipsistica ricerca di un garante, la propria foto del profilo Facebook diventerà l’autoevidenza consolatoria della propria esistenza.
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Pandemia e ripercussioni psichiche (dialogo con Roberta Milanese)
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Quello che ho osservato in questi mesi rispetto agli effetti della quarantena e dell’isolamento è stato duplice. Una parte della popolazione ha vissuto il periodo come una preziosa opportunità di vivere maggiormente la dimensione familiare. A fronte di questi pochi “privilegiati”, però, abbiamo moltissime persone che hanno vissuto il lockdown con grande angoscia e sofferenza.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Soli con noi stessi (dialogando con Paola Sandonà)
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La fase di lockdown ha infatti costretto gli individui a sospendere la propria routine quotidiana trovandosi soli con se stessi. In tali momenti ci si trova a meditare sul proprio percorso di vita con il rischio di trovarsi smarriti. È così che nella ricerca di un metodo di evasione da una realtà in cui non ci si riconosce, gli individui tendono a rifugiarsi in una realtà differente.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Sottovalutate le ricadute psicologiche della pandemia (dialogando con Marco Florio)
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Credo che la questione psichica sia sempre centrale. La crisi, in qualunque ambito intervenga, è sempre l’esito fatale di un processo che affonda le radici nel tempo. I disturbi che lei ha giustamente rilevato, in realtà erano presenti già prima in ampi strati della società e lo dimostrano gli episodi di cronaca e il fatto che l’utilizzo di psicofarmaci sia in continuo aumento. Questo avviene anche perché la psiche dell’uomo ha un suo tempo e il mondo contemporaneo, per lo meno quello occidentale, sembra avere a mano a mano ridotto lo spazio pensabile per questo tempo.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Tutti hanno dovuto adattarsi (dialogo con Carlo Massarutto)
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Questo virus ha attaccato le nostre quotidiane routine, azioni e relazioni, ha impedito la possibilità di dare estremi saluti ai propri cari, ha creato dei traumi che dovranno essere riparati, ha messo a dura prova alcune classi di lavoro, ha fatto rischiare la vita ad altri, ha erto eroi, ma che sono stati dimenticati in fretta.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Un futuro fatto di incertezza (intervista con Luca Morganti)
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Per il futuro il problema principale è l’incertezza, motore cognitivo di quest’epoca improntata all’ansia: trovarsi nella situazione di non poter prevedere con esattezza i prossimi mesi e anni mette in una condizione sospesa e forzatamente limitata presente che, se da un lato può aiutare alcuni a godersi ciò che hanno, dall’altro lato può accentuare la crisi di coloro che sono abituati ad organizzare la propria vita al dettaglio con piani personali o lavorativi ben strutturati.
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Parlando di Coronavirus e dei suoi effetti
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Virus emotivo. La pandemia e le nostre emozioni. Un libro di filosofia emozionale
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Un testo di Maddalena Bisollo dedicato all'epidemia da Coronavirus. Temi di riflessione gli effetti su pensiero, emozioni e comportamenti di un virus che ha cambiato le vite di tutti ma anche il sentire e le emozioni delle perosne.
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