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Uno sguardo ad est per capire come sarà il futuro del mobile in Europa

Uno sguardo ad est per capire come sarà il futuro del mobile in Europa

06 Agosto 2014 Marco Mazzucchelli
Marco Mazzucchelli
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Rivolgendo lo sguardo verso gli abitanti di Seoul, in Corea del Sud, si può ben osservare come si sia sviluppato il mondo del mobile e come questo si sia integrato all'interno della società.
Quest'ottica può fornire una previsione di come sarà l'Europa del futuro, ad oggi ancora un passo indietro per quanto concerne le innovazioni tecnologiche.

E' possibile prevedere come sarà l'Europa del futuro nel campo delle tecnologie mobili? Sì, basta osservare meglio ad Est, in particolare la Corea del Sud. Nel Paese dove il 3G ed il 4G sono arrivati per primi, l'innovazione tecnologica è stata precoce ed efficace e si è radicata con successo all'interno della popolazione.

A Seoul, la penetrazione del mobile raggiunge il 109,7% e tutti i dispositivi sono 3G o 4G, mentre il consumo medio pro-capite della banda è passata da 1,1 GB a 2,3 GB. Chiunque possiede uno smartphone, senza distinzione di classe, estrazione sociale oppure età. Gli anziani, qualora non possono contare sull'appoggio e l'aiuto di un nipote per imparare ad utilizzare un touchscreen, si iscrivono ad appositi corsi che si tengono frequentemente nei vari distretti della città. Nella nazione ad oggi si contano più SIM che persone, un traguardo non però così distante nel Vecchio Continente, dato che pare sia raggiungibile nel corso del 2015.

Le tecnologie presenti in Corea sono all'avanguardia, con il 47,2% della popolazione che viaggia già su rete LTE, una parcentuale che verrà raggiunta in Europa soltanto verso il 2020. Anche la copertura del territorio coreano è innovativa, ad oggi completamente LTE-A, una versione avanzata del 4G, un primato assoluto a livello mondiale.

Attraverso l'LTE-A i dati viaggiano a 225 Mbps, esattamente il triplo rispetto ad un 4G tradizionale, garantendo picchi fino a 300 Mbps in download e 100 Mbps in upload. Ciò che è da sottolineare è che, grazie all'allargamento della banda, si spalancano le porte a nuovi servizi innovativi. Sarà molto più immediato telefonare, usare App e fare condivisioni in simultanea. Anche il navigatore gioverà delle innovazioni, grazie al "U + Navi", che trasformerà le vecchie mappe bidimensionali in nuove mappe 3D, offrendo anche informazioni aggiornate su traffico e possibili lavori in corso.

In Corea, come si prevede potrà presto essere anche in Europa, si assiste dunque ad un nuovo fenomeno, la mobile life, una quotidianità fatta da interazioni sempre più profonde con la tecnologia. Così si assiste a persone che ricevono continui avvisi meteo, che possiedono una sveglia intelligente in grado di auto-anticiparsi in casi di traffico o problemi sui mezzi pubblici, che vengono sollecitati a svolgere attività prefissate o ai quali vengono ricordati gli appuntamenti presi.

Anche i luoghi si adatteranno di conseguenza, con case ed uffici che presenteranno ante e pareti interattive, attivabili soltanto con un gesto. Ne gioverà pure la sicurezza, con un sistema apposito CCTV che potrà essere comandato via smartphone. Anche gli specchi interagiranno con gli abitanti, proponendo siti di e-commerce per l'acquisto di vestiti adatti alla linea della persona che si sta specchiando.

Mentre l'Europa deve ancora trasformarsi in questo mondo tecnologico evoluto, esemplificato dalla rivoluzionaria Corea, quest'ultima non ha affatto intenzione di fermarsi o di rallentare i processi di innovazione. Da alcune indiscrezioni emerge infatti come stia già pensando al futuro delle nuove generazioni di device, con la possibilità di proporre il 5G tra circa 2 anni, segno di un mondo, quello d'Oriente, dove il Sole sorge sempre prima.

 

 

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