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Una corona per ciascun sovrano

Una corona per ciascun sovrano

02 Marzo 2020 Anna Maria Palma
Anna Maria Palma
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Questo è il momento per aumentare la consapevolezza in questa direzione e tornare a sentirsi insieme, ciascuno sovrano di se stesso, ciascuno al governo del proprio regno e dedicare ogni nostra energia a purificare le porte della percezione, perché come scrive William Blake, “se queste fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come realmente è, infinito”

"Una corona per ciascun sovrano": così ha titolato la sua newsletter un “maestro”, collega amico per tanti versi, con il quale mi sono formata, Andrea Fredi : www.sentierointeriore.com

E Andrea scrive: “Cosa significa essere sovrani?
Certamente ha tante declinazioni in diverse aree della vita, ma in primo luogo è un atteggiamento interiore: io regno su me stesso/a.

"La Storia e la Statistica, continua Andrea, ci dicono che la maggior parte degli esseri umani non solo non fa alcuno sforzo per raggiungere questo stato, ma nemmeno vi ambisce! Preferisce, invece, farsi dettare il copione dall'esterno, da qualcun altro o da qualcos'altro.
Veniamo a chi, invece, desidera andare verso un stato di sovranità interiore, ovvero, lo ripeto, di governo di sé e dei propri confini. Più un individuo ha sovranità interiore, più è in grado di gestire i suoi confini, aprendoli quando vi è nutrimento e chiudendoli quando vi sono minacce (Bruce Lipton nel suo splendido libro "La biologia delle credenze"). 

I confini sono fondamentali, ma non sono tutto. Vi è anche il buon governo di ciò che avviene all'interno. L'osservazione di sé, dei propri processi interiori, degli schemi di reazione e decisione è di grande importanza, così come è fondamentale conoscere i meccanismi che conducono a pensare, sentire e agire in un determinato modo. Nella maggior parte del tempo di veglia noi non pensiamo bensì siamo pensati, ergo qualcosa in noi produce degli automatismi che poi scambiamo per liberi pensieri. L'auto-osservazione ci dice che è così, da millenni. Anche l'osservazione dei processi che avvengono negli altri ci aiuta a comprendere meglio la nostra natura, poiché ognuno di noi, pur diverso, segue le stesse leggi universali.”

 Golgo Napoli

 

Siamo tutti soggetti empatici. Contrariamente a quello che si pensa l’empatia è una caratteristica umana innata e non è legata solamente all’altruismo o a valori sublimi, bensì, come dato fondamentale della natura umana, si attiva anche nella direzione di sensazioni e sentimenti meno nobili, sicuramente meno funzionali (Anna Denise, Critica della ragione empatica).

Sappiamo bene che usiamo i termini “virale” o “contagio” per dare spesso più forza a qualcosa che vorremmo si diffondesse proprio come un virus.

Questo è il momento per aumentare la consapevolezza in questa direzione e tornare a sentirsi insieme, ciascuno sovrano di se stesso, ciascuno al governo del  proprio regno e dedicare ogni nostra energia a purificare le porte della percezione, perché come scrive William Blake, “se queste fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come realmente è, infinito”

Un modo per occuparsi di questa purificazione è dedicarsi ad avere una mente espansa a partire dal potere dei propri sensi e, un po’ in controcorrente, ampliarne uso ed effetti, per scoprire che c’è un mondo dentro e intorno a noi, del quale possiamo ancora godere e beneficiare.

In questo spazio diventa possibile continuare a governare liberi, nutriti da quella libertà che Viktor Frankl in un campo di concentramento, descrisse come libertà di scegliere come reagire a certe situazioni.

Anna Denise ci dice che, essendo l’empatia la nostra capacità di sentire e di essere attivati emotivamente dal mondo intorno a noi…possiamo essere empatici anche con un paesaggio, con un dipinto o con un animale.

Così potremmo permetterci un’esperienza che vuol essere un potenziamento delle risorse che ciascuno ha nel suo regno, sotto il suo governo; solo nove minuti di esplorazione, ispirati a quanto Deepak Chopra scrive nei suoi testi.

 http://www.annamariapalma.eu/ascolta-i-tuoi-sensi/

Per tornare così in uno spazio di libertà, fiduciosi che una maggiore consapevolezza possa ridurre gli automatismi nei quali cadiamo, vittime solo di avere abdicato al nostro governo!

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