Giusto, ma suona male, come una nota dissonante.
Dovremmo esservi abituati: il modello socioeconomico immanente è basato sul distanziamento sociale; si chiama anche sperequazione: mancanza d'uniformità e equità nella ripartizione delle risorse, il reale motore di tutti i sommovimenti tettonici sociali.
Chiusi in casa molti di noi si sentono in gabbia, riscoprono il bisogno incoercibile di footing, rimpiangono di non avere un cane.
🙆🏽♂️ Recinti aperti 9: Pancia e testa
Contemporaneamente, se non viviamo soli, siamo costretti a un maggior contatto con chi abbiamo vicino.
I rapporti di convivenza vengono messi a dura prova.
La dissonanza è nel sentore di qualcosa di essenziale e necessario, difficile da ascoltare e mettere a fuoco perché desueto, ma che siamo costretti a percepire non potendolo più nascondere nei rumori di fondo del consueto fare.
Non è la vicinanza che ci manca.
È la parvenza della vicinanza che viene meno, la sua illusione, che non possiamo più camuffare nel falso movimento quotidiano e forsennato (film di Wenders, 1970).