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2018: come motivare sè stessi per l'anno nuovo

2018: come motivare sè stessi per l'anno nuovo

02 Gennaio 2018 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Tutti, passate le feste, devono trovare nuove motivazioni forti per tornare al lavoro. Compresi coloro con un lavoro precario e sfigato o entusiasmante e ben remunerato ma anche coloro che hanno scarsa autostima e amore per sè stessi.

La necessità di dover tornare al lavoro dopo un periodo di vacanze come quello che ha regalato a molti la fine anno 2017 può portare alla paralisi e far sparire qualsiasi motivazione al lavoro. C'è da scommettere che anche la più piccola scusa potrebbe convincere molti a non lavorare per nulla. A questa convinzione potrebbero giungere coloro che svolgono lavori creativi e cognitivi, così come coloro che faticano ogni giorno, impegnati in lavori manuali e ripetitivi.

Sia chi è tornato dalle montagne e dalle piste da sci, sia chi è rimasto in città, impossibilitato a muoversi per mancanza di risorse o pigrizia, il due di gennaio dovrà fare i conti con la necessità di saltare fuori dal letto. Avvolto nelle sue coperte dovrà chiedere a sè stesso se andare a lavorare sia ciò per cui è nato/a o stato creato/a o se invece il destino dell'umanità sia quello di stare al caldo nel tepore prodotto dal contatto del proprio corpo con le coperte del letto.

Per abbandonare il letto a nulla potrà servire il fatto di sapere che una infinità di altri esseri viventi devono affrontare la stessa scelta con l'obiettivo di tenere il loro mondo in ordine, assecondare la loro natura e contribuire al progresso del mondo.

Nascondersi sotto le coperte può essere una scelta di pigrizia ma anche di scarsa autostima e assenza di motivazioni legate al proprio lavoro. Se le motivazioni fossero forti chi non rinuncerebbe a dormire e a mangiare per soddisfarle praticando le proprie arti e capacità?

Una motivazione forte può essere trovata nell'aiutare gli altri. Una scelta che da sola potrebbe giustificare l'abbandono rapido del letto per immergersi nel proprio ambiente di lavoro e sperimentare la gioia di lavorare con gli altri.

Non rimane che darsi la sveglia, il 2018 è cominciato e non sarà molto diverso da quelli precedenti, almeno per tutti coloro che devono confrontarsi con ambienti di lavoro precari, sottopagati e inadeguati a suggerire motivazioni forti per lavorare.

BUON 2018!

 

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