Oggi il novello oracolo, con meno storia ma con altrettanta forza attrattiva, si chiama ChatGPT. A lui tutti si rivolgono per avere informazioni su salute, amori, lavoro, curiosità varie. Quasi mai sul futuro tanto esso ha ormai perso di importanza nella vita cinica e nichilista dei più.
L’Oracolo di Delfi (si dice) aveva un ruolo mistico. Alterava le coscienze dei visitatori mandandoli in trance e conducendoli a un viaggio iniziatico di purificazione (katharmos) verso il proprio sé. Non a caso la massima del CONOSCI TE STESSO era una esortazione a sviluppare capacità di introspezione maturando spiritualmente, un modo per conoscere meglio e in modo consapevole la realtà e prepararsi a fare le giuste domande.
La prima regola della massima era di vedere chiaro in sé stessi, di prendere coscienza della fragilità e della imperfezione umana e che cercare sempre di superare i propri limiti poteva portare al caos, al disordine, come conseguenza della tracotanza, dell’arroganza e della superbia (hybris).
L’oracolo #ChatGPT è anch’esso allucinogeno, può mandare in trance ma non comporta alcuna esperienza o percorso spirituali. Gli abbiamo subito assegnato il ruolo di divinità, forse per l'onniscienza che deriva dal disporre di #BigData e potenza computazionale. E poco conta che esso sia in realtà un prodotto commerciale, realizzato e pensato per il profitto.
Dalla sua uscita pubblica milioni di persone lo hanno usato per intavolare conversazioni, porre domande e cercare risposte, anche quando risposte precise non ce ne sono. E’ come se tutti avessimo deciso di andare da una chiromante alla ricerca di risposte ai nostri problemi e alla nostra incertezza esistenziale, di soluzioni per il nostro futuro che non c’è e di previsioni affidabili nelle quali siamo già disposti a credere.
Ciò di cui non siamo consapevoli è che nel fare questo stiamo contribuendo con le nostre azioni, domande e informazioni (sessualità, affari di cuore, sentimenti ed emozioni, paure, dubbi, ecc.) all’apprendimento dell’oracolo algoritmico. Apprende immagazzinando miliardi di nuovi dati e informazioni. Mentre noi lo aiutiamo a crescere la nostra capacità umana di conversare tra umani, di chiedere aiuto a saggi in carne ed ossa o ad amici e parenti si affievolisce sempre di più. Facendo la felicità dei Signori della Silicon Valley e dei loro finanziatori, anche politici.
Cosa succederà quando anche l’oracolo ChatGPT comincerà a condividere (imporre) le sue massime etiche? E se fossero come quelle dell’oracolo di Delfi? Massime come: “segui il tuo dio”, “Onora gli dei”, “ammira gli oracoli” e “pensa da mortale”.