A farlo sono in pochi, in particolare filosofi (Cacciari, Galimberti, Agamben, Andreoli, Badiou, ecc.). Nel farlo tutti, più o meno, esprimono e condividono la stessa emozione declinata in disperazione. Un’emozione che evidenzia i ritardi accumulati nel comprendere le crisi dei tempi presenti e prossimi venturi, l’urgenza di cambiamenti reali, profondi, sistemici, la necessità di un risveglio collettivo, unica soluzione a problemi che ormai nessuna persona da sola sembra essere in grado di gestire.
La #disperazione è tanta, forse è generazionale, determinata dal sentirsi alla fine di percorsi esistenziali personali. La disperazione colpisce anche le generazioni più giovani, ragazzi e ragazze, per lo più della #generazionez, che stanno percependo quanto sia importante per loro assumersi la #responsabilità di cambiare i destini del mondo. In termini di lavoro, #ambiente, distribuzione della ricchezza e benessere psichico.
C’è disperazione anche nel grido di Greta che invita le classi dirigenti a smettere di fare semplici BLA BLA BLA optando per scelte radicali e concrete, in grado di cambiare modelli di business, industriali e produttivi, provando a invertire processi ambientali globali per evitare la rovina della Terra e delle specie che la abitano.
In un testo (La vera vita) del 2016 il filosofo francese Badiou invitava gli anziani a corrompere i giovani con lezioni straordinarie, come faceva a suo tempo Socrate, finalizzate alla costruzione intellettuale e spirituale del sé.
A guardare le reazioni al BLA BLA BLA di Greta viene da pensare che a corrompere sono oggi impegnati i giovani. Sono loro che si stanno erigendo a Maestri, illustrando agli adulti quanto sia falsa, devastata, contaminata e degenerata la loro vita. Una vita pensata e praticata come lotta per il potere e per il denaro, anche quando tutto intorno sembra crollare.
Sono ragazzi e ragazze come Greta e Vanessa (un caso che siano due ragazze?) che ci stanno dicendo che bisogna tornare a lottare contro pregiudizi e preconcetti, contro l’obbedienza e la complicità con chi comanda, contro l’assenza di #etica e #responsabilità, contro le consuetudini e le disuguaglianze, la precarietà e la povertà determinati da modelli economici, politici e sociali che non funzionano più.
Per evitare decadimento e pervertimento, decomposizione e disfacimento, inquinamento e degrado del nostro mondo non rimane che agire con l’obiettivo di purificare, disinquinare, decontaminare, con #integrità intellettuale, #moralità, rettitudine, purezza e #onestà.
...e VOI?
Carlo Mazzucchelli
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Viviamo tempi interessanti e, come direbbe un filosofo (Slavoj Žižek) che mi piace leggere, alla fine dei tempi, dentro situazioni, contesti e eventi che presentano contraccolpi micidiali dei quali non siamo neppure consapevoli. Dentro questa realtà che, come un buco nero, sembra assorbire ogni tentativo di #cambiamento reale, non rimane che agire in difesa di cause da molti ritenute perse.