Poche immagini straordinarie possono raccontare un mondo intero e svelare realtà e situazioni non percepibili direttamente dall'occhio umano. Oggi le immagini possono essere prodotte anche con strumenti tecnologici innovativi come il tablet e lo smartphone, due dispositivi che potenzialmente trasformano ogni persona in un creativo e in un artista della fotografia..
Molti fotografi di fama hanno raccontato con le loro fotografie la storia di un'epoca o hanno reso pubblica la povertà della stessa ( basti pensare alla fotografie rubate a Porto Cervo nella villa Certosa di un certo cavaliere che governò l'italia ). Con la fotografia è possibile far emergere luci e ombre, bellezze e crudeltà, protagonisti e vittime, contesti e comportamenti.
La fotografia con le sue immagini offre una chiave di lettura della realtà e racconta le sue trasformazioni più o meno riconoscibili e che la rendono nel tempo irriconoscibile nei suoi cambiamenti e nelle sue mutazioni. Ogni mutamento può essere tragico o magico e la fotografia lo fissa su una immagine che può trasformaris in un ricordo o che può essere utile a far riaffiiorare ricordi associati ad una medesima situazione e/o ad un medesimo contesto.
Quando si viaggia in Tibet o ci si sta rilassando all'interno di un monastero o ai piedi di uno stupa, è facile venire a contatto con frotte di ragazzini interessati alla diversità che sempre un turista rappresenta ma anche alle tecnologie che sta usando per fissare con immagini un ricordo o una istantanea rubata con uno scatto. Queste tecnologie non sono più semplicemente macchine fotografiche analgiche o digitali ma sempre più spesso smartphone e/o tablet. Capita così di soffermarsi a giocare e ad illustrare la superficie tattile di uno schermo ad un gruppo di ragazzini e nel contempo di riprenderli e fotografarli.
Anche quando questi bambini tibetani sono alla ricerca di un regalo, ciò che colpisce è che non sono mai ossessivi e sfrontati, ma sempre pieni di gioia e serenità. Sono spesso sporchi, rumorosi, e vestiti con abiti probabilmente passati dal fartello o sorella più grande a quelli più piccoli, ma sempre sorridenti, giocosi, allegri e curiosi. Lo si vede dalle loro esressioni, soprattutto dai loro occhi.
Gli incontri più emozionanti avvengono fuori dalle città come Lasha, mentre si è in viaggio e si attraversano villaggi sempre animati da persone impegnate in attività lavorative che sembrano non finire mai ( nelle operazione per la pulitura del grano/orzo il lavoro prosegue fino a notte inoltrata cadenzato da canti e mantra ripetuti ossessivamente per ore ). Ci si ferma per una foto al paesaggio o al villaggio e ci si trova circondati da ragazzini che anticipano il tuo scatto fotografandoti con lo sguardo e con i loro occhi penentranti che parlano una lingua antica fatta probabilmente di molti silenzi e privazioni ma anche di molta semplicità, amicizia, solidarietà e felicità.
Può capitare di essere impegnati in un trekking tra i 3600 e i 4700, di attraversare valli con piccoli villaggi di contadini e allevatori e di entrare in contatto con famiglie numerose sempre disposte a farvi visitare la loro casa e a salutarvi con un sorriso. Bambini e adulti non sono diversi. Tutti sono curiosi e può capitare che si nascondano dietro il fuoristrada per assistere al montaggio della tenda e all'allestimento dellla cucina da campo con una curiosità talmente grande da dimenticare di avere ricevuto un biscotto o un cioccalatino che potrebbe soddisfare anche desideri e golosità diverse e forse, per la fame, molto pià urgenti.
Gli alpinisti e i recordman degli ottomila continueranno probabilmente a privilegiare montagne e pareti, ghiacciai e cime innevate. I turisti del mordi e fuggi faranno la stessa cosa visitando Kathmandu e Lasha in un fine settimana per fare affari nei negozi di outdoor nepalesi o negli empori cinesi che hanno ormai rovinato la città del Potala e stanno devastando la proposta commerciale tibetana fatta di prodotti che hanno sempre una storia e sono sempre collegati alla cultura che ha plasmato un popolo montanaro per secoli.
Ma il modo migliore per visitare il Tibet è di lasciarsi coinvolgere dalla spiritualità dei luoghi e delle persone e di viaggiare lenti per osservare a lungo e cogliere i perchè di molti comportamenti che sembrano fuori dal tempo e inutili a molti occidentali. Nel fare questo si entra in contatto con le persone, con monaci che pregano o partecipano a dibattiti filosofici, con adulti che lavorano in gruppo per portare a termine nei tempi dovuti alcune operazioni legate al raccolto dell'orzo o del grano e soprattutto con bambini.
E quando succede il viaggio diventa più gioioso ed è impossibile da raccontare se non attraverso gli scatti di una macchina fotografica, di un iPhone o di un tablet.
Il Tablet e i bambini del mondo
Gli stessi bambini che ho incontrato sulle strade e sui sentieri d'alta quota del Tibet potrebbero presto essere dotati delle stesse tecnologie di cui è in possesso il turista. Sono molte le iniziative assistenziali e legate ad istituzioni che investono su iniziative per lo sviluppo che operano in vari paesi per offrire alle nuove generazioni le stesse opportunità disponibili nelle società sviluppate.
Lhasa: studenti lama impegnati nello studio con un tablet
Il PC, il tablet e l'iPad sono tutti strumenti potenti per la formazione e l'apprendimento e possono contribuire moltissimo a dare a tutti i bambini le stesse opportunità. Probabile però che con le nuove tecnologie spariscano anche la curiosità e la gioiosità sopra descritte.
Possibile che i viaggiatori del futuro possano trovarsi a diventare loro stessi soggetti da fotografare. A fotografarli potrebbero essere fanciulli tecnologicamente 'savvy' capaci di usare i loro dispositivi digitali per fotografare ma anche per socializzare e condividere i loro scatti su social network e sulla rete.
In pratica sta giù succedendeo.......
Motorola in Etiopia ha distribuito migliaia di Motorola Zoom a bambini che non avevano mai visto nella loro vota un testo scritto con l'obiettivo di favorire l'autoapprendimento.Il progetto (OLPC) è nato con l'obiettivo di fornire tecnologie e risorse alle scuole di paesi che non hanno nessuna o limitate risorse scolastiche. Invece di puntare sul PC la decisione è stata di distribuire diretatmente sui villaggi dell'Etiopia scatole contenenti dei tablet unitamente ad istruzioni d'uso elementari e di verificare cosa sarebbe successo. I risultati sono stati incredibili e entusiasmanti....
Dopo aver resa gratuita la scuola primaria nell'ormai lontano 2003, oggi il governo del Kenya è impegnato a fornire agli studenti nuove tecnologie. L'ipegno si è tradotto nel progetto per lo sviluppo di un tablet e di una applicazione eLimu. La piattaforma del tablet è Android e l'applicazione fornisce agli studenti risorse per l'apprendimento attraverso strumenti di animazione, video, canzoni, musica, giochi, test e molto altro.