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INTRAPPOLATI NELLA NOSTRA PRESUNTA LIBERTA’

INTRAPPOLATI NELLA NOSTRA PRESUNTA LIBERTA’

17 Ottobre 2023 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Molta confusione sotto il cielo, moltitudini di confusi in giro per il mondo, orgogliosi di sentirsi liberi, di pensare che tutto è loro concesso proprio nel momento in cui liberi più non sono. Basti pensare alle folle di persone che frequentano i social convinte di disporre di strumenti potenti per l’espressione della loro libertà, senza rendersi conto di essere al seguito di algoritmi, motori di ricerca, narrazioni manipolatorie, propaganda e strategie marketing. Folle di persone pronte a giustificare anche la perdita di libertà pur di difendere il loro diritto al consumo, al divertimento, alla soddisfazione di bisogni individuali, sempre molto egoisti e cinici, incuranti di valori, diritti, bene comune e bisogni degli altri.

La trappola della presunta libertà si registra anche nell’informazione conformista che da tempo, in Italia, domina la comunicazione mediale. Tutti sono chiamati ad esprimersi perché l’Occidente è libero, ma poi a ogni voce difforme, non conforme alla narrazione predominante, si contrappone immediatamente il veto, la denigrazione, l’ostracismo, il dileggio, la “cultura della cancellazione”. E non c’è nulla da fare, perché essendo democratici e liberi, è in nome della Democrazia e della Libertà che si mette a tacere il dissenso, il pensare diverso, il pensiero critico, il dissentire. 

Ciò che più mi colpisce però è che chi percepisce, in modo molto realistico e per nulla ideologico, la perdita della vera libertà e per questo combatte una battaglia per la Libertà e le libertà, viene immediatamente ostracizzato, tacciato di estremismo. La domanda che sorge allora è, ma siamo sicuri di vivere ancora in condizioni di libertà? E come dovrebbe essere declinata la libertà nei tempi complessi, confusi e in crisi che stiamo vivendo? Quale libertà esiste al di fuori delle ideologie e delle narrazioni dominanti? 

Personalmente sono convinto che oggi più che mai abbiamo bisogno di pensieri altri, anche utopici, soprattutto diversi e alternativi a quelli conformistici dominanti. Non servono per fare rivoluzioni future ma per affrontare le emergenze in arrivo, imprevedibili e inarrestabili per le quali ciò di cui abbiamo bisogno sono scelte e azioni concrete, precise e la capacità/volontà di farle. 

Come ha scritto il filosofo Slavoj Žižek, che sul tema della libertà aprirà il salone del libro a Francoforte: “[…] il destino del servo è peggiore del destino dello schiavo, poiché lo schiavo ha solo perso la sua libertà, mentre della libertà il servo è indegno”. Se siamo privi di libertà è anche perché molti hanno da tempo e indegnamente rinunciato a chiederla e, nella forma di libertà di scelta, a praticarla (ne ho scritto anche nel mio libro TECNOCONSAPEVLEZZA e libertà di scelta). 

PS: alla libertà pensavo nel mio ritiro del #NOSTROVERSO mentre andavo per funghi, in attesa che venga pubblicato il mio nuovo libro….sul Metaverso!

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