
L'articolo è stato pubblicato a inizio settembre e scritto da una giornalista che da 25 anni studia il fenomeno della tecnologia e dei suoi effetti sulle nuove generazioni. Ciò che racconta nell'articolo è il frutto della sua osservazione e degli studi compiuti sui comportamenti delle nuove generazioni nelle loro vita online. Vite nelle quali sembrano sentirsi molto più a loro agio di quanto non si trovino nella vita offline. Uno dei primi effetti che si sta manifestando come un'onda lunga o, per alcuni, uno Tsunami in arrivo, è una crescente insoddisfazione e infelicità che si traduce in problemi mentali e crisi personali.
Nelle sue ricerche la giornalista e ricercatrice ha scoperto l'emergere di comportamenti che mostrano un calo generalizzato dell'interesse verso l'incontro, la relazione, il coinvolgimento amoroso e la sessualità (dal 1991 un calo del 40% negli Stati Uniti) rispetto alle generazioni precedenti. I ragazzi e ragazze iGen dispongono di una quantità maggiore di tempo ma lo sprecano chiusi nella loro stanza o a interagire con i loro dispositivi, spesso stressati (a volte così depressi da avere fatto aumentare il numero dei suicidi) e soffocati dalla noia. La loro maturità stenta a farsi notare. I ragazzi che oggi hanno diciotto anni ne mostrano quindici, nei loro comportamenti e modi di pensare e relazionarsi agli altri.
Ciò che è emersa con maggiore forza dalle ricerche condotte dalla giornalista è l'aumento della infelicità, tanto maggiore e crescente quanto più elevato è il numero ore passate di fronte a un display. Infine un numero elevato di ore pssate a interagire con un display riduce anche le ore di sonno.
Chi conosce la lingua inglese e volesse approfondire meglio le informazioni qui riportate può leggere l'intero articolo a questo indirizzo.
La lettura è suggerita a tutti ma soprattutto ai ragazzi e alle ragazze della generazione iGen.