Rispondi alla vita prima che al cellulare!

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

La tecnologia ha cambiato il ritmo del tempo ma non la sua essenza. Giovani, adulti e anziani possono anche illudersi di poter trovare tutte le risposte e tutto ciò di cui ritengono di avere bisogno grazie alle tecnologie in loro possesso, ma difficilmente riusciranno a trovare le soluzioni alle crisi (trasformazioni, separazioni) che stanno vivendo. 

Navigano spensierati la Rete delle reti, molti si accontentano delle risposte di Wikipedia, del motore di ricerca di Google o dei commenti condivisi sul muro delle facce dai loro amici e contatti senza mai riuscire a eliminare del tutto la sensazione di vuoto ideale, emotivo e sentimentale, che spesso li attanaglia. Senza riuscire ad allontare la paura e l'incertezza, l'inadeguatezza del vivere che abita insieme a loro sia la realtà fattuale sia quella virtuale e online. Incapaci a gestire il peso di una realtà percepita come reale, nella sua precarietà, difficoltà e complessità, e la cui messa in discussione richiederebbe capacità critica, impegno, apprendimento, scelte e decisioni, molti preferiscono rispondere allo squillo del loro dispositivo mobile conoscendone bene gli effetti anestetizzanti e di placebo. Un gesto ripetitivo e nichilistico che, parafrasando ciò che il filosofo Galimberti, in testo dedicato ai giovani, ha scritto citando Nietzsche "manca lo scopo, manca la risposta al perché...". 

Il risultato è un differimento continuo di scelte fondamentali (la propria identità ad esempio) e decisioni vitali, la rinuncia ad assumere una propria responsabilità, a sviluppare consapevolezza e capacità di pensiero critico, all'apprendimento di un linguaggio strutturato e alla interiorizzazione di architetture sintattiche complesse, utili per relazioni profonde, durature e  diacroniche. In un concetto, si posticipano le risposte alla propria vita rinunciando ad assaporarne la libertà e il suo essere costante ricerca (non solo delle proprie radici) e indagine, in ogni fase della vita (anche i Millennial invecchiano!). 

Rispondere alla propria vita non è solo una questione di priorità ma una necessità. È un modo per essere gentili con sé stessi, amarsi e sviluppare l'autostima che serve per affrontare sfide e opportunità, per dare forma alla persona che si vuole essere e per recitare la propria parte sul palcoscenico della vita senza rimpianti e ripetutamente. Sempre interrogandosi, ricercando una sintesi, appropriandosi dell'arte del vivere, indagando, confrontandosi con gli altri e cercando di conoscere sé stessi per risvegliarsi ogni giorno alla vita. 

In questo percorso da viandanti in cerca di una meta, lo squillo del telefonino non sarà altro che un ronzio fastidioso ma sopportabile o uno strumento utile per affrontare nuove sfide verso terre non ancora scoperte e da continuare a cercare o semplicemente immaginare.

 

 

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