Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Internet e TV sempre più simili
La diffusione di video online, il loro crescente consumo, le modalità che lo caratterizzano, sono indicatori di una trasformazione di Internet in atto: da mezzo interattivo a strumento di indotta passività. Una regressione in corso, un delitto perfetto che cerca di nascondere le tracce per non essere scoperto ma che si svela nell’inganno delle apparenze.
L’interattività di Internet contrapposta alla passività del media televisivo è stata celebrata come un progresso. Oggi le piattaforme di Internet agiscono da aspirapolvere dell’attenzione, come i Caroselli d’antan e le serie televisive di Netflix. Si è risucchiati dentro un display, non più televisivo ma con cui ci relazioniamo allo stesso modo. Si naviga tra canali e video alla ricerca di novità, passivamente più che interattivamente.
Karl Popper parlando della televisione diceva che: la TV è una ladra di tempo e una bugiarda, i suoi contenuti e programmi condizionano atteggiamenti, credenze e azioni, fa aumentare l’aggressività e la dipendenza, disinforma sul mondo, ha il solo obiettivo di vendere merci, vive nel presente, ha una struttura di valori egoistici e auto-orientati.
Sostituendo Internet a TV le riflessioni oggi non cambierebbero.
O ci sono differenze sostanziali? Forse un semplice segno di come sono cambiate le tecnologie digitali e dell’uso complice che ne facciamo.