Etica e tecnologia

Etica e tecnologia

"Pensare significa oltrepassare. Ma in modo che quanto è semplicemente presente non venga accantonato, e che non si scantoni [...] . Non nelle sue ambasce e nemmeno nel movimento per uscirne. Non nelle cause dell’ambascia, e nemmeno nelle avvisaglie di svolta che vi maturano. Perciò un reale oltrepassamento non va mai a finire nel vuoto pneumatico di un davanti-a-noi, dedito solo a esaltazioni e descrizioni astratte. Ma comprende il nuovo come mediato nel presente in movimento, sebbene per essere posto in libertà il nuovo sia estremamente esigente sul fatto che lo si voglia. [...]" - Ernst Bloch

Pensare significa oltrepassare

LE INIZIATIVE DI OLTREPASSARE

Prendendo come ispirazione la frase di Ernst Bloch "pensare significa oltrepassare", attraverso delle parole guida su cui riflettere di volta in volta e da interpretare in maniera libera, questa rubrica di SoloTablet si propone di favorire e diffondere l'uso del pensiero critico per rileggere la nostra realtà in tutti i suoi ambiti e dettagli più effimeri.

L'idea è di elaborare pensiero capace di oltrepassare il significato ovvio delle parole e la loro apparenza, scendendo in profondità, arrivando a sentire davvero ciò che una singola parola può suscitare come sentimento, come riflessione, come richiamo alla società, come monito, come urlo di disperazione.

Bisogna oltrepassare le parole per arrivare, da soli e/o in collaborazione e relazione con altri, a decifrare il senso nascosto delle parole, un modo per imparare a osservare ciò che ogni parola può indicare dentro e fuori l'ascoltatore in modo da favorire e coltivare il dialogo, l'ascolto e la comprensione reciproca.

 

Oltrepassare per dar voce a quel altrove presente nella nostra realtà, oltrepassare per raggiungere una radice di senso persa, oltrepassare attraverso l'uso del web e delle tecnologie e renderle così più umane. Un oltrepassare anche per esistere compiutamente, come uomini dotati di capacità creativa e di linguaggio. Oltrepassare per andare alle fondamenta e scuotere una realtà assopita, oltre i giudizi, oltre le paure, oltre le resistenze di ogni tipo. Oltrepassare per recuperare valori e umanità.  Oltrepassare è anche liberarsi dalla narrazione statica e ripetitiva che non porta da nessuna parte e muoversi verso un futuro possibile prefigurandolo. 

Una foto di Carlo Mazzucchelli in visita a una bellissima mostra (2011) dell'artista francese Gaby Kretz in una chiesa dell'Alsazia. 

Sulla parola “parola” 

L’italiano Parola non ha nulla a che vedere col latino Verbum o il greco Logos, secondo quanto potrebbe sembrare guardando alla filosofia (il celebre Logos dei filosofi presocratici). Essa infatti deriva da Parabola, termine che indica una similitudine o un’allegoria. C’è qualcosa di più, evidentemente, nella scelta di questo lemma per indicare “ciò che diciamo”; qualcosa che va Oltre al semplice detto, che getta di latoparabolè – il nostro indicare. Il termine allude a un campo, non indica un oggetto; allude a un’area di significati, raccoglie (legein) una possibilità di sensi. Dicendo “uomo” non indico qualcosa, ma apro alla rappresentazione di un mondo di sensi, che vanno dal biologico al sociologico, dall’esistenziale al teologico; mi affaccio su una possibilità di interpretazioni che obbligano chi mi ascolta allo sforzo di capirmi.

La distinzione tra Uomo e Donna, oggi così necessaria nel politicamente corretto, assume così il valore di una diminuzione di senso: divide il campo dell’umanità in due fazioni, negando la comune origine dei due generi dall’humus (da cui Homo), la Terra, contrapposta al cielo, dimora degli dei.

Ricordiamoci allora che la Parola raccoglie, comprende, arricchisce di sensi, e non dovrebbe essere usata per dividere, allontanare, distinguere.

OLTREPASSARE sostiene il progetto PAROLEOSTILI.IT, il suo Manifesto della comunicazione non ostile come impegno di responsabilità condivisa e le sue finalità: favorire comportamenti rispettosi e civili e operare affinché la Rete sia un luogo accogliente e sicuro per tutti.

Le parole prolungano la vita

Mai come ora, dentro una epidemia senza fine e alla quale facciamo fatica a trovare un senso, confusi e intrappolati cognitivamente dentro racconti, narrazioni e parole che non ci aiutano a conoscere e a comprendere realtà e verità, diventati emotivamente e psichicamente fragili per la prolungata situazione di difficoltà, sanitaria, economica e sociale, mai come ora le PAROLE hanno acquisito un peso rilevante nel determinare la nostra percezione e adesione alla realtà, la nostra conoscenza, comprensione e consapevolezza. 

"Lasciaci oltrepassare
la gioia e il dolore
Lasciaci oltrepassare
l’astio e l’affetto
Lasciaci oltrepassare
le parole dure e quelle vane
le parole vuote dell’amore
Lasciaci oltrepassare." -  
Abbas  Kiarostami da Il vento e la foglia

Le parole sono semplici significanti, vengono dopo la loro elaborazione in forma di pensieri, hanno una loro forma e struttura, possono avere significati polisemici, stanno dentro spazi linguistici e culturali, assumono ruoli politici, sociali, relazionali, amicali, ecc., ma soprattutto hanno un loro valore intrinseco, semantico (meaning, signification, sentido,  bedeutung...), relazionale, esistenziale. Un valore che in molti casi sembra oggi andato perduto e che andrebbe al contrario recuperato, riscoperto, indagato e condiviso. Superando i problemi della comunicazione che sono per loro natura semantici (come riconoscere uno stesso significato per uno stesso significante), di tecnica comunicativa (canali e mezzi usati, contesti materiali, ecc.) e formali. Le parole sono anche depositarie di una storia, di un senso antropologico, e sono in divenire, hanno una direzione; sono generative. 

Sulle PAROLE abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione con una iniziativa finalizzata a coinvolgere filosofi, studiosi, professionisti, manager d'azienda, in una parola tutti coloro che condividono l'urgenza di ridare senso alle parole come primo passo per ridarlo alle cose, al linguaggio, alla comunicazione e alle proprie esperienze di vita.

L'idea è di lavorare sulle parole, alla ricerca dei loro significati e interpretazioni, decomponendole, decostruendole e sezionandole alla ricerca delle loro origini e dei loro orizzonti, dei loro segni e significati, concetti e analogie, sinonimi, diversità e confini.

Il contesto nel quale proponiamo questa iniziativa sta dentro il perimetro dell'etica e della tecnologia toccando tutti gli ambiti di vita oggi mediati tecnologicamente quali quello prettamente tecnologico, quello economico, sociale, politico, personale, professionale, lavorativo, relazionale, ecc.). In questo contesto ci sono parole da recuperare, parole da abbandonare, parole da inventare, andando anche contro il politicamente corretto e il conformismo dilagante, superando sterilizzazione della lingua, censure e autocensure. Tutte devono essere usate pensando al loro significato, di tutte dovremmo avere cura, alcune andrebbero perfino essere protette, come specie in via di estinzione. 

Le PAROLE (e relativi concetti e analogie) sulle quali eserciteremo le nostre riflessioni comporranno un elenco composto dalle nostre proposte e da quelle che verranno da coloro che decideranno di partecipare:

"La carezza consiste nel non impadronirsi di niente" (Emmanuel Levinas, Totalità e Infinito )

"Il mondo è una mia rappresentazione" (Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione")

"Dove non c'è giustizia non c'è Stato" (Agostino, La città di Dio)

"Quale è il tuo consiglio per i giovani scrittori? Bevete, scopate e fumate molte sigarette." - Charles Bukowski

"Non so perché le persone siano così entusiaste di rendere pubblici i dettagli della loro vita privata, dimenticano che l'invisibilità è un super potere.” - BANKSY

"Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.” GIORDANO BRUNO

"I giovani" godono, oggi, di libertà un tempo impensabili, crescono protetti ma privi di autostima, subiscono indifferenza e vivono nella solitudine tecnologica." - Paolo Crepet 

"Prima d’allora non aveva mai capito che la vita ci parla, e che la sua voce dà risposta alle domande che le poniamo di continuo.” - Douglas Adams

 “Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.” JEAN-PAUL SARTRE

  • ...chi ha parole da proporre? Chi vuole inviarci una sua definizione, interpretazione, narrazione?

 

Una foto di Carlo Mazzucchelli in visita a una bellissima mostra (2011) dell'artista francese Gaby Kretz in una chiesa dell'Alsazia. 

Promotori dell'iniziativa

L'iniziativa è nata da un'idea Carlo Mazzucchelli, fondatore di SoloTablet. Al progetto pèartecipano Nausica Manzi, Alessandro Bianchi e Maurizio Chatel.

Carlo Mazzucchelli 

Dirigente d'azienda, filosofo e tecnologo, Carlo Mazzucchelli è il fondatore di SoloTablet, un progetto dedicato a una riflessione critica sulla tecnologia finalizzata alla Tecnoconsapevolezza.

Esperto di marketing, comunicazione e management, ha operato in ruoli manageriali e dirigenziali in aziende italiane e multinazionali.

Focalizzato da sempre sull'innovazione ha implementato numerosi programmi finalizzati al cambiamento, a incrementare l'efficacia dell'attività commerciale, il valore del capitale relazionale dell'azienda e la fidelizzazione della clientela, attraverso tecnologie all'avanguardia e approcci innovativi.

Giornalista e storyteller, autore di 20 ebook e libri, formatore, oratore in meeting, seminari e convegni. È esperto di Internet, social networking, ambienti collaborativi in rete e strumenti di analisi delle reti sociali. 

 

Nausica Manzi  

Sono nata scrivendo.

Sono laureata in Filosofia e Scienze Filosofiche: sin dal primo momento, in questa disciplina ho trovato qualcosa che mi somiglia e che mi appassiona continuamente. La filosofia è una disciplina che aiuta a conoscere la tua anima e le tue pieghe più nascoste, curandole.

Dopo la laurea magistrale, ho continuato i miei studi con un master in Consulenza filosofica ed antropologia esistenziale ed una specializzazione in Tutela europea dei diritti umani; sono infatti consulente filosofico ed anche mediatore civile.

Principalmente sono una scrittrice.

Vivo immersa tra la mia filosofia e il potere immenso delle parole e del pensiero, cercando con esse di rivoluzionare nel bene e reinventare la società in cui viviamo.

Considero la scrittura una potente e delicata arma. I miei primi libri sono un raccolta di racconti dal titolo “Cardiogrammi” e un saggio filosofico “Custode di esistenza”. 

I miei studi ed interessi sono da sempre focalizzati in particolare sull’etica, i diritti umani e la riattualizzazione e riscoperta del pensiero di un filosofo del novecento, Emmanuel Levinas.

Maurizio Chatel

Studente non eccelso ma inquieto, si è laureato in psicologia sociale con la prima tesi su Noam Chomsky, ha studiato Musica elettronica al Conservatorio di Torino tenendo numerosi concerti in Europa e assumendone la cattedra nel 1980, è stato formatore presso l’Irrsae Piemonte. Docente di Storia e filosofia nei licei dal 1983.

Ha pubblicato testi scolastici con la DeAgostini e la BBN-Giunti scuola

Nel 2006 ha contribuito a creare la piccola casa editrice scolastica BBN, per la quale ha scritto manuali di storia e filosofia, diventandone poi Direttore editoriale. Nel 2012 la BBN è stata cooptata nel gruppo Giunti come prima editrice scolastica di testi esclusivamente digitali in Italia; con un catalogo di circa 50 titoli, la BBN ha ideato una piattaforma multidisciplinare in cui ogni singola pagina di ogni testo si presentava come mappa concettuale di collegamento fra le diverse tipologie di testi, in un duplice percorso sia lineare che non-lineare tra gli argomenti.

Nel 2008 è entrato nell’associazione Phronesis per la consulenza filosofica. Come consulente volontario ha lavorato per il Comune di Torino, aprendo uno sportello d’ascolto per i Care Givers a cui si sono rivolte centinaia di persone. L’iniziativa è poi stata chiusa dal Comune stesso per motivi burocratici mai del tutto chiariti.

In pensione dal 2011, aspetta la visita dei suoi consultanti, gioca a scacchi per corrispondenza e scrive una Storia della filosofia per idee che non vedrà mai la fine (wok in progress). 

Alessandro Bianchi

Psicologo e psicoterapeuta, è fondatore dell’Istituto di Psicologia Funzionale di Firenze.

Socio SIPNEI e coordinatore per l'Area Psicoterapie nella commissione nazionale Dis.Co.PNEI, svolge attività in molteplici settori che spaziano da quello clinico, a quello formativo, ad attività di più ampio respiro sociale e culturale, con particolare attenzione alle problematiche dell’età evolutiva, alla prevenzione del disagio psicosociale ed alla promozione della salute e del benessere.

Sino al 2018 C.T.U. presso il Tribunale di Firenze e docente di Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Referente scientifico del Nido Menarini Baby, impostato secondo la Psicologia Funzionale a Firenze.
 

Canali Web

Tutti i contenuti saranno condivisi attraverso gli account OLTREPASSARE che verranno creati sulle piattaforme tecnologiche social: LinkedinFacebookTwitterInstagram

Hanno #OLTREPASSATO CON NOI

 

Carlo Mazzucchelli: Ironia, Riservatezza, Emergenza, GenerositàDialogo

Maurizio Chatel: Pensiero

Alessandro Bianchi: Silenzio

Nausica Manzi: Carezza

Anna Maria Palma

Renato Palma

Giuseppe Maria GRECO (GMG)

Americo Di Loreto

Milena Martinato

Tommaso Baldi

Lorenzo Canuti

 

Anna Colaiacovo. Marta Trombetta. Claudia Faita, Margherita Zoni, Silvia Girgenti, Maria Giovanna Farina, Massimo Angelini, Luca Nave, Enrico Bruschi, Francesco Varanini, Rosanna Celestino, Giulia Bertotto, Michele Mattei, Giulia Lucania, Mirella Liuzzo, Sonila Gruda, Umberto Santucci, Alessandro Ceresia, ecc. 

Per segnalare nuove parole da OLTREPASSARE

Chiunque può partecipare alla nostra iniziativa.

Può farlo condividendo e inviandoci le proprie riflessioni sulle parole che compongono l'elenco sopra riportato oppure proponendoci nuove parole da inserire nello stesso e sulle quali stimolare e raccogliere nuove riflessioni. Il contributo può essere testuale, audio, grafico e dopo essere stato pubblicato su SoloTablet sarà condiviso sui canali web delle piattaforme sociali.

 

Una foto di Carlo Mazzucchelli in visita a una bellissima mostra (2011) dell'artista francese Gaby Kretz in una chiesa dell'Alsazia.