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I videogiochi e la matematica, non solo un gioco da ragazzi

I videogiochi e la matematica, non solo un gioco da ragazzi

06 Luglio 2024 Redazione SoloTablet
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L’importanza dell’algebra, degli algoritmi e della geometria all’interno dell’universo gaming è fondamentale ma spesso viene dimenticata. Scopriamo insieme il suo peso, anche in ottica di posti di lavoro.

Il ruolo che svolte la matematica nei giochi e nei videogiochi è assolutamente cruciale. Influenza molti aspetti del design, guida lo sviluppo, incide nel gameplay. Prendiamo per esempio i giochi tradizionali, da quelli con i dadi a quelli con le carte, oppure al backgammon: la matematica è essenziale per stabilire regole e dinamiche di gioco equilibrate. Per non parlare poi di discipline come gli scacchi, dove la combinatoria è fondamentale per prevedere le mosse possibili e sviluppare tattiche vincenti.

Tutto questo non cambia con i giochi più innovativi e tecnologici, anzi aumenta. Nei videogiochi, infatti, la matematica è ancora più pervasiva. I motori grafici utilizzano l'algebra lineare e la trigonometria per rendere modelli 3D realistici e gestire le trasformazioni degli oggetti nello spazio. La fisica dei giochi, che comprende la gestione delle collisioni, il movimento dei personaggi e la simulazione di effetti naturali come la gravità, si basa su principi matematici complessi. Come si legge su SlotMania.it, che ha recentemente pubblicato un articolo dal titolo "Progettare Slot Online Vincenti: Il Ruolo Cruciale Della Matematica", la matematica è anche alla base del successo di qualsiasi tipo di slot machine. Basta pensare al RTP, il Return to Player, ovvero il processo matematico che determina quanto denaro tornerà al giocatore sottoforma di vincita, oppure al RNG, il generatore di numeri casuali che rende sempre imprevedibili le combinazioni di numeri e simboli sullo schermo di una slot machine.

Volendo scendere ancora più nel dettaglio, possiamo sottolineare il peso degli algoritmi di intelligenza artificiale nei videogiochi che utilizzano la teoria dei grafi e la ricerca operativa per creare comportamenti credibili nei personaggi non giocanti. Ad esempio, gli algoritmi di pathfinding come A* (A-star) calcolano i percorsi ottimali per i personaggi, tenendo conto degli ostacoli e delle varie condizioni ambientali. A sottolineare questi aspetti è stata una ricerca di Marco Franciosi, Professore Associato del Dipartimento di Matematica dell’Università di Pisa, dal titolo “La Matematica nei videogiochi”, che ha sottolineato ad esempio i tanti problemi legati alla grafica che si basano proprio su teorie matematiche o fisiche: la prospettiva, l’interpolazione polinomiale, la fluidodinamica, la cinematica.

“In questo contesto, la geometria e l’algebra hanno un ruolo fondamentale per poter realizzare i software necessari – si legge nella ricerca - Tra le questioni che non sono state ancora completamente risolte e che sono oggetto di studio e di sperimentazione vale la pena citare le problematiche relative alla realizzazione dell’acqua e del fuoco, della dinamica dei materiali, ad esempio un muro che crolla, e soprattutto delle facce umane”. Formarsi in matematica, dunque, non vuol dire quindi voler lavorare esclusivamente in ambito accademico o scolastico, ma trovare occupazione anche in settori nuovi ed emergenti come quello del gaming.

Molte università e dipartimenti di matematica, infatti, stanno guardando con interesse a questo trend. Un trend che può cambiare il mercato del lavoro e anche il modo in cui viene studiata l’algebra.

 

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