Neuroviventi: politica del cervello e controllo dei corpi di Marco Pacioni è pbblicato da Mimesis
La ricerca dell’essenza umana è una storia di separazioni: psiche, mente, anima e, più di recente, DNA e connettoma.
Ma separare una componente per stabilire un’identità non è mai un’operazione politicamente neutrale. Il sogno di definire una volta per tutte l’essenza umana rivive oggi nell’incubo lombrosiano del controllo preventivo anche farmacologico delle presunte inclinazioni innate di comportamento irrimediabilmente positive o negative, dai bambini superdotati ai criminali.
A queste forme di governance della vita, questo libro oppone la capacità del pensiero di distinguere senza necessariamente separare, di immaginare e prendersi cura senza riprodurre o eliminare. L’idea che l’umano è non identico e replicabile, ma «di-viduo» in sé e con gli altri.
Marco Pacioni, insegna Storia del rinascimento nel programma USAC dell’Università della Tuscia (Viterbo) e per l’University of Alberta (Canada). È autore di Modernismo e condizione postmoderna (2005); Terrore, territorio e mare (2015), co-autore del libro su Proust Dalla parte di Marcel (2014); ha inoltre curato di Michele Ranchetti, Poesie edite e inedite (2008) e di Luca Della Robbia, La condanna a morte di Pietro Paolo Boscoli (2012). Collabora con “il manifesto” e “Alfabeta 2”. Ha contribuito al catalogo della mostra “La forza delle rovine” (Museo Nazionale Romano, Palazzo Altemps, Roma, ottobre-gennaio 2016).