Thomas Parke Hughes, Il mondo a misura d'uomo - Edizioni Codice
Troppo spesso oggi si parla di progresso tecnologico banalizzandolo in termini di oggetti di consumo sempre più sofisticati, dimenticando che si tratta innanzitutto di una pratica complessa, stratificata e profondamente umana, e che come ogni aspetto della nostra vita anch’essa è percorsa da profonde contraddizioni (dalle contestazioni figlie dell’utopismo pacifista ai rischi prodotti dall’industria militare).
Thomas Hughes, in Il mondo a misura d’uomo, analizza con occhio esperto lo stretto legame che unisce il progresso umano alla tecnologia, restituendo a quest’ultima la sua natura carica di valori e aspettative per il futuro: quella della propensione umana a modificare e migliorare il mondo che ci circonda.
La tesi conclusiva dell’autore, fondata sull’irreversibilità storica del mondo “tecnologicamente naturale” che ci circonda, è quella di immaginare un “pensiero eco-tecnologico” critico, che sia alleato, non nemico, dell’ambiente. Con una prosa chiara ed elegante, ricca di suggestioni artistiche e letterarie, Hughes mostra come la tecnologia sia espressione emblematica, al contempo, della creatività, della follia, dell’ingenuità e della curiosità umane.