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Tutto il mondo in un catalogo di TAG

Tutto il mondo in un catalogo di TAG

12 Novembre 2012 Redazione SoloTablet
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Di Maurizio Ferraris su questo portale abbiamo già recensito il suo bel libro 'L'anima e l'iPad' nel quale sottolineava il ritorno alla scrittura come una delle conseguenze della diffusione delle nuove tecnologie e dei nuovi dispositivi tattili. Su questo argomento l'autore del libro torna con un articolo su la Repubblica che suggeriamo ai frequentatori del nostro portale per una lettura attenta.

"Tag" propriamente significa "cartellino", "etichetta". Ed è il nome che si adopera per classificare un qualunque testo (verbale, visivo, musicale) pubblicato sul web, per descriverne l' argomento con unao più parole-chiave e facilitarne la ricerca. Un fenomeno elementare, in apparenza, ma che a ben vedere ci fornisce una via d' accesso privilegiata a uno dei maggiori problemi (o meglio enigmi) della nostra epoca.

Questo: il web, attraverso tutti gli schermi (di computer, tablet, smartphone) che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno non fa che parlare di sé, eppure non sappiamo cos' è veramente. Riflettendoci un momento, la risposta viene dal nome preso spontaneamente dagli oggetti che popolano i nostri archivi digitaliei desktop, cioè le scrivanie (altro nome non accidentale) dei nostri computer: files (cioè cartelline), sistemi di scrittura, raccoglitori di immagini. Eureka: il web è un dispositivo che produce documenti, non è un apparato passivo, non è un tessuto ma un tessitore, e questa è la grande differenza rispetto a mezzi come la televisioneo la radio, la cui funzione prevalente è trasmettere informazioni su eventi generati altrove.

Il web è dunque un sistema performativo, e non puramente descrittivo, e questo spiega perché abbia cambiato la nostra vita molto più dei mezzi di comunicazione di massa di cui viene impropriamente considerato l' erede. Sebbene possa svolgere le funzioni dei vecchi mass media, il web si distingue da essi perchéè in grado di generare oggetti (dai biglietti aerei ai crediti alle scommesse); questi oggetti nascono dalla interazione tra soggetti, e si fissano attraverso apparati di registrazione.

......continua la lettura

Sullo stesso argomento sempre su la Repubblica di domenica 11 novembre 2012 un interveto di Alberto Manguel dal titolo   Come nominare l'universo chiuso dentro una biblioteca

Prendendo spunto dai due articoli Marco Minghetti ha pubblicato sul periodico NOVA una sua riflessione:  Il tagging come produzione collettiva di senso- Alice annotata 21b

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