
(Segnaliamo un articolo pubblicato su la Repubblica di settembre 2012)
Inchiesta Anatomia di un iPhone
Com'è fatto dentro? Chi c'è dietro la Foxconn? Il nuovo Apple vale la spesa? Basta aprirlo, per scoprire che...
La Apple ha appena presentato due settimane fa l'iPhone5, e io sono qui che mi arrovello... lo compro o non lo compro? Non si tratta di una scelta facile, del resto, nemmeno la Apple è un'azienda facile. Apple è un'azienda che realizza prodotti fuori dal comune, ma che non brilla certo per simpatia. Fa pensare a un artista geniale con il quale, però, un normale rapporto umano rasenta l'impossibile, un po' per colpa del suo Ego smisurato e un po' per via della sua totale assenza di interesse verso il genere umano.
L'iPhone 4, quello attuale, l'ho comprato in versione nera e, inizialmente, mi era piaciuto molto. Stava bene nel palmo della mano, era pesante il giusto. Dopo aver aperto la confezione, ho trascorso un'intera serata a interrogare Siri, l'assistente virtuale dell'iPhone che chiama i contatti della rubrica a comando vocale, invia SMS e compone email: finora era disponibile solo nelle lingue più diffuse, dal modello 5, questa è una delle novità più eclatanti, lo sarà anche in italiano. Siri è una vera professionista, si presenta bene, non supera mai i limiti imposti dal suo ruolo e, a volte, si rivela un valido sostegno anche in discussioni filosofiche. "Siri, tu chi sei?". "Non ha importanza chi sono io". "Esiste un Dio?". "Non sono autorizzata a rispondere a questo genere di domande". "Qual è il senso della vita?". "Tutto lascia pensare che si tratti di cioccolato".