Come scoprirete leggendolo, è, infatti, un saggio ricco e raffinato nei contenuti tanto quanto agile e piacevole alla lettura.
È un percorso che incrocia, tra gli altri, umanesimo e tecnica, economia e filosofia, teoria e strategia. Ma non voglio anticipare qui troppo l’analisi e il suo racconto per non sottrarre piacere e sorpresa a quanti e quante leggeranno oltre questo mio breve preludio. Così qui, ho pensato piuttosto, seguendo il filo logico-narrativo delle tre sezioni che compongono il suo volume, di raccontare i pensieri che hanno sollecitato in me nel mentre le scorrevo nella lettura. Immaginatele, allora, come le note a margine che talvolta si scrivono negli spazi bianchi lasciati tra le pagine e tra le righe dei libri." - Dalla prefazione di Cosimo Accoto
Il libro di Gianni Previdi, Il dilemma dell'Homo Sapiens 3.0. Tecnologie esponenziali: mezzo o fine? , è pubblicato da GWare.
"Le conseguenze della tecnologia sono tutt’altro che tecnologiche" (Martin Heidegger).
Le cose e le persone hanno una loro rappresentazione digitale (avatar e digital twin), le fabbriche funzionano in modo automatico e sempre più autonomo grazie ai robot, le persone seguono gli algoritmi. Oggi sta accadendo questo e sta accadendo ovunque.
LA TIRANNIA DEL TEMPO. L'ACCELERAZIONE DELLA VITA NEL CAPITALISMO DIGITALE
Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia è diventato esponenziale e ci pone davanti ad alcuni dilemmi: se nelle epoche precedenti l’uomo ha iniziato a porre fuori da sé le funzioni fisiche proprie del suo corpo, ora ha iniziato a porre fuori da sé le funzioni che qualcuno arriva a dire cognitive. Sorgono allora alcune riflessioni e suggestioni che il testo propone al lettore, che coinvolgono la sfera sociale, individuale e i futuri modelli di business.
"Ho la sensazione che quanto sta emergendo (dibattiti, riflessioni, scontri ideologici) in ordine ai temi legati al rapporto tra l’uomo e la tecnologia, nel business, nel sociale e nella vita privata, agli infiniti e spesso divisivi dibattiti sul tema, sia una sorta di isteresi, un manifestarsi in ritardo di un interesse epifenomenico accelerato dagli effetti generati dalla natura del digitale, ma che a ben vedere erano già in divenire da quando l’uomo ha iniziato a porre fuori da sé le funzioni fisiche proprie del suo corpo. Ora però la riflessione è divenuta urgente in quando l’uomo ha iniziato a porre fuori da sé le funzioni che qualcuno arriva a dire cognitive, le cose (e le persone) hanno una loro rappresentazione digitale (digital twin), le fabbriche funzionano in modo automatico e sempre più autonomo, le persone eseguono quello che indica loro un algoritmo."