
“L’essere all’antica, oggi, non equivale a un rifiuto radicale del presente, a meno che questo non minacci la sopravvivenza di ciascuno di noi e del pianeta. Né va inteso come folcloristica tentazione luddista contro la civiltà della #tecnica, della quale ormai nessuno può più fare a meno di avvalersi. Senza però abbassare la guardia, quando le presunte innovazioni disseminano e accrescono #disuguaglianze, ingiustizie, #povertà endemiche, danni irreversibili alla Terra. […] è necessario riconoscersi in alcuni valori universali che ci consentono di non troncare i rapporti con il passato, o meglio, con quel passato che ha saputo migliorare le condizioni di vita e di convivenza dello stare al mondo di ciascuno di noi. […] abbiamo bisogno di una filosofia di vita [i cui tratti distintivi sono] l’affidabilità, la #credibilità, la fermezza non autoritaria ma autorevole, la forza del carattere, l’ottimismo della volontà e della #ragione, la #riservatezza, la discrezione, la #generosità, la nobiltà d’animo, la #cura degli altri.” (Pag 23-25) – Duccio Demetrio
Suggerimenti di lettura per menti che non vogliono riposare:
1. Duccio Demetrio , All’antica. Una maniera di esistere, Cortina Editore, 2021
2. Roberto Peregalli, I luoghi e la polvere. Sulla bellezza dell’imperfezione, La nave di Teseo, 2022
3. Helga Nowotny, Gli algoritmi prdittivi e l’illusione del controllo, LUISS, 2022
4. Franco Brevini, Abbiamo ancora bisogno degli intellettuali? La crisi dell’autorità culturale, Cortina Editore, 2021