Tabulario /

Un futuro robotico non necessariamente alieno

Un futuro robotico non necessariamente alieno

02 Maggio 2017 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
share
Il futuro prossimo venturo sarà sempre più abitato da robot e macchine intelligenti. Robot non necessariamente con forme aliene ma sicuramente in grado di far discutere a lungo e di provocare reazioni tra loro molto contrastanti. E non solo perchè destinati a rubare posti di lavoro e a sostituirsi in ambiti eterogenei alle macchine umane.

L'uomo ha da sempre interagito con la tecnica, fin da quando ha imparato a usare le mani e ha osservato con interesse e molta pratica la mutazione del pollice prensile della sua mano. Oggi la tecnologia ha fatto passi così grandi dall'essere vicina alla realizzazione di quella che potrebbe essere una macchina superumana o transumana. Una possibilità che scatena numerose reazioni, alcune benevoli derivate dai vantaggi e dai benefici percepiti, molte preoccupate per gli effetti e l'impatto che le novità tecnologiche potrebbero avere sull'intera razza umana.

A oggi molta preoccupazione nasce soprattutto dalle molteplici narrazioni mediatiche che sfruttano curiosità e novità per dipingere futuri utopici o distopici al solo scopo di soddisfare audience di lettori più o meno informati su quanto sta realmente avvenendo. Anche se l'evoluzione della robotica è continua e corre veloce, nella realtà le macchine sono ancora ben lontane dal potere sostituirsi agli esseri umani determinando, nel bene e nel male, gli effetti deleteri o utopistici che molti paventano.

Al momento, benchè in grado di apprendere sempre meglio e dotate di forme fisiche che le fanno assimilare agli umani, le macchine si stanno limitando a sostituirsi agli umani liberandoli da incombenze fastidiose (pulizia periodica della casa ad esempio), fatiche e attività ripetitive. Nulla di distopico in tutto questo, anzi molto di conveniente, utile e confortevole, anche per coloro che sono abituati a guardare in modo pessimistico e preoccupato al loro futuro. Un modo di reagire che coinvolge tutti, considerando la mole di narrazioni che hanno riempito l'immaginario collettivo di futuri distopici governati da macchine, computer, terminator vari, matrix e robot, non necessariamente gentili nei confronti di chi li ha creati.

Le narrazioni circolanti e l'attenzione costante dei media sul tema ha trasformato la robotica e i robot in tematiche sulle quali è difficile avere opinioni oggettive. Difficilmente le può avere chi ha visto il suo posto di lavoro, alla catena di montaggio o in un magazzino logistico di Amazon, svenire per l'introduzione di robot intelligenti.  Non le può avere neppure chi, interessato e curioso di tecnologia, si limita a informarsi su quanto sta avvenendo con la semplice lettura di articoli di giornale e narrazioni online, costruite su fonti non sempre verificabili e su notizie non necessariamente legate al presente.

Le opinioni di tutti sulla rivoluzione robotica che sta avvenendo cambieranno quando i robot entreranno nella vita individuale di ognuno. Cosa che già stanno facendo, in varie forme e modalità e in ambiti che sembravano alieni per le macchine e le loro capacità. L'impiego di robot nell'erogazione di servizi e in occupazioni tipicamente cognitive farà probabilmente la differenza nella percezione umana della nuova rivoluzione delle macchine che si sta palesando. Quando le persone si vedranno consegnare a casa le pizza da fattorini robot o droni dotati di GPS, quando saliranno in piena fiducia su auto guidate da intelligenze artificiali e si affideranno ad operazioni chirurgiche a macchine con sembianze umane e abilissime nello svolgere il loro lavoro, ebbene quando succederà tutto questo anche la percezione sui robot sarà destinata a cambiare, in profondità e non solo per pura convenienza.

Probabile quindi che nel giro di pochi anni più che preoccuparsi sulla diffusione dei robot ci si preoccupi della loro scarsa preparazione o abilità nello svolgere i compiti a cui sono stati assegnati o dei limiti delle tecnologie implementate per farli funzionare.

La vera rivoluzione e la realtà con cui tutti dovranno fare i conti è l'evoluzione attuale dell'intelligenza artificiale. Molto diversa da quella del passato che mirava a clonare la mente umana e molto più simile al cervello umano con la miriade di connessioni e sinapsi che lo caratterizzano ma soprattutto con la sua capacità di apprendere e di adattarsi alle realtà esterne con cui viene costantemente in contatto. Le nuove intelligenze artificiali saranno tali da creare grande eccitazione ma anche rinnovate e più grandi preoccupazioni, soprattutto se verranno percepite come non conformi alle famose tre regole della robotica di Asimov, in particolare a quella che imponeva alle macchine di non fare del male agli esseri umani. Cosa succederebbe ad esempio se i missili della Corea del Nord fossero dotati di intelligenza artificiale o se le mega bombe intelligenti americane agissero in modo stupido e autodeterminato?

Considerando l'impossibilità di prevedere il futuro ma anche di battere irrazionalità ed emotività, non rimane che governare timori e paure con una visione positiva del futuro ma soprattutto con la volontà di continuare a informarsi e a contribuire ad una evoluzione positiva e 'umana' delle macchine che arriveranno. Bisogna farlo perchè la tecnologia, i robot alieni, le macchine intelligenti, ecc. sono usciti fuori dai romanzi e dai film di fantascienza per diventare realtà vere, tangibili e in grado di produrre effetti reali sulla vita di ognuno, con possibilità ed esiti assolutamente innumerevoli e imprevedibili.

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database