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Tablet a scuola: come cambia la didattica

Tablet a scuola: come cambia la didattica

13 Dicembre 2014 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Una introduzione

(Il libro Tablet a scuola: come cambia la didattica è stato pubblicato nel febbraio del 2014 nella collana Technovisions di Delos Digital)


Il tema del terzo e-book, per la collana Technovisions,  di Carlo Mazzucchelli non è casuale. L’impiego della tecnologia a scuola non è più solo un obiettivo ma un imperativo e una necessità, per una società italiana che vuole crescere al passo con i tempi e innovando. L’arrivo del tablet e delle nuove tecnologie digitali ha mutato lo scenario e i contesti della didattica scolastica evidenziando ancor più l’urgenza di cambiamento della scuola italiana. L’introduzione delle nuove tecnologie mobili può facilitare il superamento del ‘digital divide’ italiano rispetto ad altri paesi europei, introduce nuove metodologie e tecniche innovative per la formazione in classe, fornisce agli studenti nuovi e potenti strumenti di apprendimento e può contribuire al rilancio della nostra scuola.

Il messaggio che emerge dai testi raccolti nell’e-book è semplice nella sua rilevanza e di facile condivisione.  La scuola è lo specchio della società e non può rimanere immune dalla rivoluzione tecnologica che sta interessando tutti gli ambiti della vita sociale. Si tratta di una rivoluzione che vede protagonista l’Italia e che interessa anche il mondo della scuola, per lungo tempo rimasto arroccato su posizioni tradizionaliste, conservatrici e restie a contaminazioni e novità tecnologiche.

Le nuove generazioni di studenti della generazione Millenium e di professori 2.0 (tecnologicamente consapevoli ed edotti sulle potenzialità della tecnologia a scuola) hanno favorito l’affermarsi di una nuova cultura e aiutato il lavoro di innovatori e cultori delle nuove forme di insegnamento. Le une e gli altri hanno trovato risposta nella diffusione di tecnologie LIM (Lavagne Interattive Multimediali) e ora di tablet tattili, di libri digitali, di dispositivi e-reader e di applicazioni in grado di mutare la didattica e le forme di apprendimento e di partecipazione degli studenti. Ne è derivato un aumento dei budget di spesa disponibili per le scuole che si sono avventurate per prime nella sperimentazione di nuove tecnologie e una penetrazione maggiore delle stesse nelle aule scolastiche. Senza distinzioni geografiche, di tipo o di livello di scuola e  di ceto sociale.

Le nuove tecnologie stanno favorendo mutamenti reali, prima di tutto a livello individuale e poi nelle pratiche quotidiane in cui le persone impegnate nella scuola si trovano occupate. Le nuove tecnologie a scuola diventano strumenti potenti di un’evoluzione importante della didattica e delle forme di apprendimento da parte degli studenti, sia in classe sia a casa e ovunque siano connessi. Tutto ciò è reso possibile da una crescente consapevolezza da parte delle istituzioni sull’importanza della scuola come capitale competitivo per il futuro delle nuove generazioni e del paese.

Il tema della didattica e degli effetti delle nuove tecnologie digitali a scuola è troppo vasto, per essere trattato in modo esauriente in un e-book. Quella che Carlo Mazzucchelli ci offre è una riflessione senza pregiudizi e a-ideologica sulle problematiche che interessano la scuola nel suo passaggio al digitale e verso una infrastruttura tecnologica fatta da cloud computing e strumenti di personal computing personali, mobili, sempre connessi e ricchi di applicazioni e contenuti. Le riflessioni proposte possono essere viste come un contributo fattivo al dibattito in atto sulle nuove metodologie didattiche da adottare, sui modelli di apprendimento e sugli strumenti da introdurre in classe, sulle applicazioni e sui progetti da implementare e sulle piattaforme e dispositivi da adottare.

Ciò che emerge dalla lettura è la convinzione del ruolo rivoluzionario che il tablet può avere nel processo di apprendimento collegando, per la prima volta in modo inscindibile, la vita e il tempo della classe, con la vita e il tempo fuori da essa. Il tablet suggerisce l’abbandono dell’autoreferenzialità professorale e l’adozione di nuovi approcci di condivisione collaborativi e dialoganti. Le nuove tecnologie permettono il superamento delle barriere spaziali e temporali trasformando la pratica didattica e quella dell’apprendimento in un’esperienza condivisa di costruzione di nuovi saperi nella quale tutti sono protagonisti, studenti compresi. Le caratteristiche dei nuovi strumenti hardware rendono possibili nuove forme di apprendimento che implicano forme di insegnamento diverse e nuove metodologie didattiche.

Questo e-book si collega con quelli precedenti nella sottolineatura costante di come le potenzialità delle nuove tecnologie stiano di fatto facendo espandere le possibilità di conoscenza, di collaborazione, di progettazione del genere umano. E’ un’esperienza che è possibile anche a scuola e suggerisce l’abbandono di forme tradizionali e obsolete di insegnamento per sostituirle con nuove forme collaborative e creative che facendo uso delle tecnologie siano in grado di trasferire meglio contenuti, informazioni e soprattutto conoscenze. Queste nuove forme richiedono grande intelligenza professionale, maggiore disponibilità al confronto, alla sperimentazione e alla progettazione, alla costruzione collaborativa inserita in percorsi e progetti che si rinnovano costantemente nel tempo.

Se la scuola italiana saprà adottare le nuove tecnologie digitali a cambiare non sarà solo la didattica ma anche il comportamento e la propensione degli studenti allo studio. I nuovi strumenti rappresentano una sfida grande in termini di capacità di adattamento, di comprensione e utilizzo di nuove metodologie, di perseveranza, di creatività e di entusiasmo.

Un e-book ricco di spunti e suggerimenti che vale la pena di leggere!

Luigi Pachì

 COP TABLETSCUOLA

 

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