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Tablet a scuola: come cambia la didattica

Tablet a scuola: come cambia la didattica

13 Dicembre 2014 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Capitolo 10
Il ruolo delle APP educazionali e didattiche

(Il libro Tablet a scuola: come cambia la didattica è stato pubblicato nel febbraio del 2014 nella collana Technovisions di Delos Digital)


La rivoluzione del tablet sarebbe stata impossibile senza l’affermazione e la diffusione di nuove applicazioni diventate note come APP. Piccoli programmi da scaricare dalla rete su un iPad, tablet o smartphone in modalità gratuita e/o a pagamento che hanno trasformato il modo di interagire con la tecnologia e i media. Il mondo delle APP è cresciuto in modo esponenziale ed ha interessato da subito anche l’ambito scolastico, formativo, e didattico.

Tra i milioni di applicazioni oggi scaricabili dagli store di Apple e di Google, quelle che hanno finalità didattiche e di apprendimento sono migliaia. Un numero elevato che racconta di una rivoluzione reale in atto, soprattutto in termini di benefici e vantaggi per lo studente quali ad esempio:

  • Interazione sociale e stimolo per un apprendimento condiviso genitori-figli
  • Stimolazione e coinvolgimento, anche emotivo ed affettivo, dello studente
  • Sviluppo di nuovi linguaggi e nuove forme di comunicazione
  • Aumento delle conoscenze
  • Interattività e nuove interfacce tattili e visuali che facilitano il coordinamento mani-occhi-cervello finalizzati all’apprendimento
  • Costi limitati (molte APP sono gratuite) che riducono il digital divide tra le classi scolastiche e quelle sociali
  • Divertimento ed intrattenimento nell’apprendimento
  • Nuove sfide e opportunità per studenti più dotati o semplicemente diligenti
  • Stimolazione di nuovi stili di vita
  • Portabilità delle applicazioni e loro usabilità per modalità di apprendimento informali e mobili
  • Creatività e apprendimento ‘by doing’
  • Personalizzazione e risposte a bisogni concreti quali quelli di ragazzi portatori di handicap
  • Condivisione di letture, esercizi, documenti ed esperienze
  • Virtualità e pratica nella sperimentazione di materie scientifiche e complesse (fisica, matematica, ecc.)

Il numero di APP didattiche disponibili sono il risultato di un’attenzione crescente da parte degli sviluppatori sulle tematiche della formazione e sulla ricerca di nuovi approcci tecnologici all’apprendimento pensati anche per far divertire e facilitare in modalità coinvolgenti l’acquisizione e la condivisione di nuove conoscenze da parte degli studenti.

Se le applicazioni per la scuola sono numerose, continua a rimanere complicato riuscire a localizzarle negli store online, a valutarne la qualità e validità e a misurarne l’efficacia. A poco o nulla serve la categorizzazione di queste applicazioni sotto la voce ‘Education’ o ‘applicazioni per bambini’. Manca a supporto delle stesse un’adeguata informazione e comunicazione, mancano casi di studio e soprattutto buone pratiche raccontate e condivise e tali da suggerirne un loro impiego in classe. Manca infine una verifica professionale e scientifica per valutarne la validità accademica in termini didattici e di apprendimento da parte degli studenti. Le numerose recensioni presenti sugli store non possono essere ritenute esaurienti o sufficienti a provare la qualità didattica delle APP in circolazione e non può essere considerata valida neppure una adozione di massa fatta attraverso il passaparola da parte di insegnanti e studenti.

Per il momento il numero maggiore di applicazioni (+47%) è ancora rivolto alle scuole elementari e medie e finalizzate all’insegnamento/apprendimento di una lingua, delle arti e della letteratura.

I pochi studi fin qui fatti per valutare la qualità didattica delle applicazioni  hanno evidenziato come solo il 47% sono raccomandabili per un loro utilizzo in classe. Questi studi hanno anche sottolineato la necessità di frequenti aggiornamenti e la scelta delle APP come influenzata dai gusti e dalle decisioni dei familiari senza prendere in considerazione il loro disegno o impostazione pedagogica. Ne deriva spesso un’inadeguatezza di molte APP in termini educazionali e di utilizzo pratico in classe. Ciò nonostante gli stessi studi hanno rimarcato il ruolo che le nuove applicazioni hanno da un punto di vista dell’apprendimento grazie alla introduzione di nuovi approcci ludici, di intrattenimento e divertimento, incentivi e coinvolgimento degli adulti, siano essi parenti o insegnanti.

Numerose sono le APP per l’apprendimento della fisica, della geometria e della matematica. La loro diffusione è stata favorita dai risultati di test effettuati su studenti che ne hanno fatto pratica. I miglioramenti che si sono verificati sono stati valutati nell’arco del 10-15%.

Dall’arrivo dell’iPad e dalla conseguente proliferazione di applicazioni, molti sforzi sono stati condotti per arrivare ad una categorizzazione più adeguata delle applicazioni con finalità scolastica. Quella adottata dai più e forse la più efficace prevede tre gruppi di applicazioni, quelle creative, quelle di gioco e intrattenimento e quelle finalizzate alla lettura. La classificazione è stata effettuata sulla base di caratteristiche pedagogiche e tecnologiche ( caratteristiche sociali e di condivisione). Un’altra classificazione ha raggruppato le APP per la scuola in applicazioni finalizzate all’istruzione, alla manipolazione e alla costruzione/realizzazione/progettazione.

Per la scelta delle APP perché non affidarsi alle preferenze degli studenti?

Le scuole e gli insegnanti impegnati nella scelta delle tecnologie adeguate non hanno vita facile. La scelta è complicata dalla quantità di nuove applicazioni disponibili e da un’offerta di dispositivi troppo ampia e che non aiuta la conoscenza e la decisione. Le scelte da compiere si riducono fondamentalmente a tre:

  • Quale dispositivo scegliere
  • Quale sistema operativo preferire
  • Quali applicazioni selezionare

Per semplificare e velocizzare il processo decisionale, un approccio da seguire prevede di fare affidamento alle preferenze degli studenti. Un approccio pragmatico ma non superficiale e che coinvolge gli studenti fin dall’inizio di ogni progetto e che ne sfrutta la conoscenza tecnologica e le pratiche diffuse nell’uso delle nuove tecnologie. Non si tratta di far dipendere le scelte dalle preferenze dei ragazzi ma di acquisire, attraverso indagini appropriate, le informazioni necessarie e utili alla acquisizione delle soluzioni migliori perché già sperimentate dall’uso e dalle pratiche quotidiane.

Nella selezione delle applicazioni è necessario distinguere tra APP native (specifiche per un determinato tipo di sistema operativo e/o dispositivo) e APP neutrali ed agnostiche (utilizzabili su piattaforme diverse) che prevedono l’utilizzo di un browser. La scelta di una categoria o di un’altra può dipendere dal tipo di piattaforma di sistema operativo selezionato e dal tipo di dispositivo preferito in base alle sue caratteristiche tecniche e funzionali.

Tra i sistemi operativi più usati, iOS e Android dominano in assoluto le preferenze degli studenti lasciando poco spazio ai concorrenti, compresa la piattaforma Windows di Microsoft.

In termini di infrastruttura tecnologica gli studenti ritengono che l’elemento fondamentale sia la connettività e la sua capacità nel garantire prestazioni elevate nell’uso delle applicazioni.

Numerose ricerche hanno evidenziato come gli studenti preferiscano le applicazioni native. E’ una evidenza che emerge dal tempo da loro dedicato nell’uso delle varie applicazioni scaricate su smartphone e tablet.

In termini di funzionalità e destinazione di scopo le applicazioni più usate sono quelle legate al gioco, alla musica, al social networking, al divertimento e intrattenimento, alla informazione, all’apprendimento, allo sport e al commercio elettronico.

  • A scuola gli studenti vogliono poter usare i loro dispositivi per:
  • Accedere ai programmi di studio
  • Accedere ad informazioni relative a risultati e valutazioni
  • Avere informazioni precise sui corsi
  • Accedere ad informazioni sugli insegnanti, i loro impegni e le risorse da loro messe a disposizione
  • Comunicare con altri studenti
  • Accedere ai materiali scolastici
  • Mantenersi aggiornati sui manuali e testi scolastici
  • Partecipare e attivare discussioni su temi scolastici
  • Interrogare insegnanti ponendo domande attraverso strumenti tecnologici
  • Condividere documentazione e materiale didattico
  • Guardare video creati a scopo didattico e formativo
  • Fare ricerche e navigare il web
  • Leggere documentazione online e testi suggeriti dall’insegnante
  • Prendere note durante una lezione
  • Fare compiti in classe e test a base di quiz

Una indagine meticolosa condotta nell’istituto scolastico coinvolgendo gli studenti ed una analisi attenta delle informazioni raccolte, potrebbe facilitare la scelta delle tecnologie da adottare e semplificare sia il processo decisionale e di acquisizione delle nuove tecnologie sia la loro implementazione progettuale e pratica.

 

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