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Tablet a scuola: come cambia la didattica

Tablet a scuola: come cambia la didattica

13 Dicembre 2014 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Capitolo 3

Generazione touch e apprendimento. Grazie mille Tablet!

(Il libro Tablet a scuola: come cambia la didattica è stato pubblicato nel febbraio del 2014 nella collana Technovisions di Delos Digital)


La tecnologia ha effetti certi e duraturi. Il tablet non è rivoluzionario in sè ma per i cambiamenti che sta introducendo nelle persone, nei loro comportamenti e nei loro modi di interagire con il mondo. Un esempio importante viene dalle nuove abilità che i bambini della generazione touch stanno acquisendo grazie alle nuove tecnologie smartphone e tablet. Stiamo assistendo a una rivoluzione dell'apprendimento con effetti difficili oggi da misurare e valutare.

Dall'arrivo dell'iPad e dalla diffusione pervasiva del tablet, è stato subito un fiorire di mille applicazioni dedicate ai più piccoli. Le nuove soluzioni tecnologiche e digitali non hanno fornito solo reinterpretazioni o nuove impaginazioni digitali di fiabe e racconti già pubblicati ma una miriade di nuove applicazioni finalizzate al gioco, all'intrattenimento e all'apprendimento. Queste ultime hanno segnato un cambiamento radicale e il passaggio dall'uso del display per guardare a quello per toccare e interagire.

A differenza degli adulti i bambini tra i due e i cinque anni si muovono oggi sulle superfici tattili dei nuovi dispositivi come pesciolini nel loro acquario. Per loro tutto è diventato immediatamente semplice e comprensibile. I gesti diventano automaticamente gli strumenti ideali per la loro comunicazione tecnologica. Il fatto non sorprende gli studiosi che vedono in questi comportamenti una manifestazione spontanea della capacità di rappresentare gli oggetti tipica di questa età.

Gli oggetti non sono classificati con le parole ma associati ad azioni. Non è un caso quindi che le nuove generazioni si trovino a loro agio in contesti di interazione tecnologica nei quali ad ogni tocco o gesto corrisponde una azione immediata. I bambini e i ragazzi nativi digitali non hanno più bisogno di chiedere aiuto ma semplicemente sperimentano e imparano dai loro gesti sulla superficie piana di un tablet a soddisfare i loro bisogni senza alcuna intermediazione degli adulti e in modo completamente autonomo.

I numerosi studi sul modo con cui i bambini interagiscono con la tecnologia non sono tutti elogiativi ma tutti evidenziano i grandi cambiamenti in corso. Uno studio dell’università di Georgetown ad esempio sottolinea come il successo dei nuovi gadget tecnologici con le nuove generazioni dipende anche dall'elevato grado di fiducia che i bambini assegnano alla tecnologia. Credono a ciò che la tecnologia racconta e offre loro, non si pongono eccessive domande e si comportano di conseguenza. Naturalmente non è possibile operare delle generalizzazioni ma la relazione tra la generazione touch e la tecnologia denota alcuni cambiamenti importanti che richiederebbero nuovi approfondimenti, soprattutto da parte di coloro impegnati nelle istituzioni scolastiche e negli asili nido.

Se fino a poco tempo fa si pensava che lo schermo televisivo obbligasse ad un rapporto passivo con il mezzo, ora si scopre che le nuove generazioni interagiscono con i personaggi sullo schermo e cercano di trasformare anche il display della TV in uno schermo tattile da dispositivo tablet. Molto è cambiato dall'arrivo dell'iPad e dalla sua rapida introduzione nelle scuole come strumento di didattica e di apprendimento. In molte realtà nazionali l'iPad e il tablet Android sono ormai diventati indispensabili strumenti di lavoro, soprattutto per le numerose APP disponibili che permettono di imparare nuove cose ma anche di costruire il mondo e di raccontarlo.

Chi studia le nuove generazioni e l'impatto che le tecnologie hanno sulle loro capacità di imparare, partono dalle esperienze scolastiche prese come cartine di tornasole dei cambiamenti in atto. Non è un caso che le applicazioni per i più piccoli siano decine di migliaia e che stiano proliferando anche i modelli di tablet studiati appositamente per un pubblico di adolescenti e bambini. Non è un caso che molte scuole abbiano già abbandonato i testi scolastici tradizionali o stiano pensando di farlo a breve. E infine non è un caso se, chi si occupa di bambini portatori di handicap, stia trovando nel tablet un ausilio forte per il suo lavoro e per la produzione di benefici reali per il bambino coinvolto.

Le numerose evidenze dei vantaggi derivanti dall'uso delle nuove tecnologie non impediscono il sorgere di opinioni contrastanti. Molti genitori continuano a pensare che una corsa all'aria aperta sia preferibile ad una sessione di gioco con l'iPad. In realtà le nuove tecnologie definiscono semplicemente nuovi contesti, nei quali il carattere e la personalità del bambino trovano maggiori opportunità di espressione e di sviluppo. I genitori sono chiamati semplicemente a prendere atto dei nuovi contesti e ad impararne le regole per poi adottare solamente molto buon senso.

Nel farlo questi genitori avranno modo di vivere loro stessi nuove esperienze entusiasmanti, soprattutto quei genitori di bambini fino ai tre anni, bambini che costituiscono la vera generazione touch, nata con l'arrivo dell'iPad, dalla sparizione del mouse e dall'introduzione delle ‘gestures’ e di una interfaccia completamente tattile (touch).

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