Una primavera gentile

26 Marzo 2019 Anna Maria Palma
Anna Maria Palma
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Dede Riva scrive nel suo libro “Pensieri di Trasformazione”: “Hai mai tenuto in mano un seme?
Sprigiona una tale energia da trasmetterti una sensazione di calore, molto localizzata, forte.

E’ energia statica contenuta dal piccolo involucro che ne costituisce la parte esteriore; è energia potenziale che al momento giusto sprigiona dinamismo; si spinge da prima verso la terra che lo contiene radicandosi in essa, con risoluta determinazione, perché da essa deriva la sua possibilità di nutrirsi e di crescere, e poi verso il cielo, acquisendo una forma ben precisa e la capacità di interagire con l’ambiente circostante attraverso scambi di vitale importanza.”

Io l'ho nominato "il seme della gentilezza" che ha un processo così singolare ed è tutto lì in quel seme che tieni in mano.

Così nei tre eventi di questa settimana, sulla felicità, sul linguaggio della gentilezza e conto corrente della gentilezza nelle organizzazioni, ho distribuito materialmente i semi di girasole (così, ho scelto quello, come metaforicamente potevo sceglierne tanti altri), poi ho consegnato a ciascuna persona presente questo messaggio, sempre attingendo allo scritto di Dede Riva:  “Anche tu sei un seme, anche tu sei fatto di energia potenziale e di energia dinamica, anche tu contieni già l’informazione della tua evoluzione e vivi secondo cicli.

 

Se ti volti indietro e riesamini la tua vita li puoi rintracciare agevolmente: fasi di immobilismo alternate a fasi di espansione e movimento.

Ora è il momento; il momento per te di spingere le tue radici non nel vecchio mondo, ma in quello nuovo, nella terra ricca di sostanza vitale della Nuova Primavera. Puoi farlo con sforzo o con naturalezza; questo dipende da te. Puoi prenderne coscienza ed attuarlo nel modo e nel tempo che tu scegli.”

L'"intenzione" con la quale ti muovi nel mondo, l"attenzione" che metti in ogni tua manifestazione umana che va da come parli (allena le tue parole, non usarle a freddo, se le tue non ti sono più sufficienti, leggi quelle di altri come scrive Felice Di Lernia nel suo saggio Eppure il vento soffia ancora , fatti ubbidire dalle parole come recita Benigni), da come ascolti (usa sempre ed equamente le tue quattro orecchie per cogliere il contenuto, ma anche per considerare cosa ti rivela l'altra persona, riconoscere in quale relazione ti sta parlando, infine che cosa ti sta veramente chiedendo); da come pensi (rendi i tuoi pensieri che a volte irrompono nella tua vita più ospitali), da come percepisci (riconosci e accogli le tue sensazioni e gentilmente crea un'alleanza possibile con loro), da come agisci (e qui ti puoi veramente sbizzarrire, le azioni nelle quali puoi lasciare un segno gentile sono tante...da come parcheggi a come sorridi, da come e se rispondi ad una mail o a una telefonata, a come organizzi un evento, un seminario, da come saluti a come coinvolgi le persone intorno a te)...Un mondo, un mondo che si muove ispirato alla tua intenzione e sostenuto dalla tua attenzione: il tuo mondo!

E se per tutto quanto sopra, se accetti la tua response ability che significa avere la consapevolezza di che tipo di seme sei e che tipo di raccolto potrai generare, se per tutto questo ti riconosci un punto luce e se desideri perciò fare costellazione, puoi farlo bene solo se la tua intenzione è quella espressa da questa immagine.

costellazione

 

Una buona costellazione è quella che ha connessioni giuste e cuore assicurati.

E il punto fondamentale è che la stella rossa non dice alla stella bianca sei più piccola non ti voglio e quella bianca non dice alla rossa tu sei troppo grande, non voglio stare con te, la tua luce potrebbe offuscare la mia. C'è un punto in cui la connessione è possibile: ognuno nelle sue dimensioni, ognuno nella sua luce, ma per entrambe le stelle c'è cuore, tanto cuore!

E questa è gentilezza autentica!

 

 

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