Quasi tutti i ragazzi al di sopra dei tre anni hanno già sperimentato l'ebbrezza tecnologica, direttamente con dispositivi a loro intenzionalmente regalati o attarverso quelli in possesso di mamme e papà e adulti.
La felicità che spesso accompgana il genitore estasiato nel vedere le grandi capacità di interazione dei ragazzi con il mezzo tecnologico, mette in secondo piano o impedisce proprio una riflessione più critica sull'uso che di quei dispositivi viene fatto e sulla conseguenza che tutto ciò può avere.
A otto anni il dispositivo è già uno strumento potente di socializzazione e frequentazione online di spazi come Facebook ma anche per la navigazioe di Internet, il gioco online e altre esperienze digitali e virtuali.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
I bambini, slavo rare eccezzioni, difficilmente sono pienamente consapevoli delle loro azioni online e dei rischi ad esse associate. Anche quelli che lo sono finiscono per rimanere intrappolati dalla novità del media e dalle scoperte che permette loro.
In soccorso di genitori preoccupati una realtà chiamata Pumpic ha confezionato una infographic con numerosi e utili suggerimenti su come fare a ridurre il dann da effetti collaterali e/o a prevenirlo.
Sul tema ricordiamo il libro, in formato e-book, di Carlo Mazzucchelli: "Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi".