2017 - 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) /

Il dispositivo tecnologico si è rimpicciolito, evita di diventare obeso

Il dispositivo tecnologico si è rimpicciolito, evita di diventare obeso

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Il dispositivo tecnologico si è rimpicciolito, evita di diventare obeso

 

Negli Stati Uniti, il paese che consuma di più al mondo, un terzo dei bambini e degli adolescenti soffre di obesità, per alcuni anche a causa dell'elevato numero di ore (in media sette) passate davanti al display di uno schermo. Molti sono i tentativi di usare la tecnologia e le sue applicazioni per curare l'obesità dei ragazzi ma la dipendenza dal mezzo tecnologico e dal display rischia di trasportare l'obesità anche nella loro esistenza da adulti.

L'esposizione elevata ai display tecnologici va di pari passo con la diminuzione dell'attività fisica e all'esterno delle case, con difficoltà del sonno, con il diffondersi di abitudini sedentarie e l'emergere di comportamenti consumistici e compulsivi, dettati spesso da promozioni online e pubblicità commerciali digitali. Mentre le dimensioni dei dispositivi tecnologici va verso l'integrazione, la miniaturizzazione e la leggerezza, chi li usa scopre gli effetti collaterali sulla sua salute con il sovrappeso e l'emergere di una obesità indesiderata. Entrambi sintomo di un mondo dominato dalla tecnologia, dalla sedentarietà, dallo stress e da comportamenti fortemente influenzati dallo sguardo perso dentro i display di un dispositivo.

Responsabili dell'obesità di molti ragazzi sono in primo luogo i loro genitori, poco consapevoli del ruolo della tecnologia e incapaci di compiere un'analisi dei suoi effetti in modo da elaborare una riflessione critica e strategie di azione alternative. Potrebbero ad esempio limitare l'uso dei display dentro casa, definire delle regole da osservare ma soprattutto parlare di più con i loro figli, leggere loro di libri quando sono piccoli, affiancarli nell'uso della tecnologia, diventare tecnovigili e capaci di interagire con ragazzi sempre più tecnorapidi, suggerire loro attività sportive e fisiche come scelte alternative.

L'obesità da eccessivo uso della tecnologia non interessa solo bambini e adolescenti ma anche genitori e adulti. Non tutti concordano su questa stretta relazione ma è un fatto che la tecnologia stia modificando in profondità la vita delle persone, i loro stili di vita, i comportamenti, l abitudini e i modi di pensare. Le cause dell'obesità sono sicuramente una combinazione di dipendenza dalla tecnologia, consumismo eccessivo e sfrenato, bulimia, responsabilità familiari e scolastiche, ruolo dei media a del consumerismo diffuso.

Nell'impossibilità di trovare risposte immediate e concrete a un problema che non ha soluzioni semplici non resta che adottare un approccio ironico e autoironico notando l'evoluzione di due specie diverse. Una tecnologica pervasiva, tendente alla perfezione dell'algoritmo e alla miniaturizzazione, l'altra pigra, stanca e obesa, così felice e contenta dei regali ottenuti dalla tecnologia da essere completamente anestetizzata, incapace di reagire a una vita manipolata ed etero-comandata che produce come effetto anche l'obesità.

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