2017 - 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) /

Se devi parcheggiare metti in pausa telefonino e chi ti sta parlando

Se devi parcheggiare metti in pausa telefonino e chi ti sta parlando

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Se devi parcheggiare metti in pausa telefonino e chi ti sta parlando 

 

In città come Milano può capitare di assistere a tentativi ripetuti di parcheggiare un'auto in spazi angusti e limitati dalla presenza di altre automobili, motocicli e biciclette. Molti tentativi sono fonte di ilarità per i passanti, di felicità per i numerosi carrozzieri che vedranno aumentare le richieste di lavoro, dell'arrabbiatura dei conducenti o proprietari delle auto vicine ma anche di riflessione civica su abitudini e pratiche di parcheggio eseguite contemporaneamente all'uso di un dispositivo tecnologico. 

La tecnologia ha introdotto in pochi anni novità crescenti e soluzioni avanzate per facilitare il parcheggio automatico e gestito grazie all'introduzione sulle automobili di sensori e intelligenze artificiali che hanno reso oggettivamente più facile parcheggiare, più veloce l'accesso a un'area di parcheggio a pagamento e più rapido il pagamento attraverso semplici APP per smartphone. Non ha però ridotto il livello di stupidità di chi fa uso della tecnologia in forme che evidenziano una dipendenza crescente dal mezzo e una incapacità psichica a farne a meno. 

In un futuro prossimo e neppure molto lontano il parcheggio potrebbe essere delegato completamente a sistemi robotizzati come Stan, realizzato dalla Stanley Robotics,  che all'aeroporto di Parigi si prenderà cura di parcheggiare le auto che verranno abbandonate in apposite aree e gli verranno consegnate. Per il momento non resta che osservare come anche il parcheggio, così come altre attività quotidiane, sia vittima della pervasività dello smartphone e della dipendenza che lega molti individui ai suoi display magnetici. 

Lo smartphone usato durante la guida di un'automobile (comportamento oggi sanzionato da multe salate e ritiro della patente) mette a rischio la vita di persone e cose, quello usato durante una manovra di parcheggio principalmente la carrozzeria di altri veicoli. Entrambi i comportamenti evidenziano il diffondersi di quella che lo psichiatra tedesco Manfred Spitzer ha descritto come demenza digitale, una patologia che impedisce di tenere in allenamento i neuroni e di trarre vantaggio dalla plasticità del cervello e delle sue sinapsi. 

Stupidità e demenza sono sicuramente due elementi che possono spiegare molto bene perché un individuo faccia tanta fatica a parcheggiare la sua auto per non riuscire a rinunciare ad interagire con il suo smartphone. Scegliere è sempre difficile ma decidere di mettere in pausa il telefonino così come l'interlocutore con cui si sta comunicando non richiede tanta intelligenza e neppure un eccesso di sforzo. Un parcheggio più rapido e senza arrabbiature permetterebbe inoltre un ritorno immediato alle converszioni lasciate in sospeso e all'amato dispositivo.

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