Tecnosurrealisti

01 Gennaio 2015 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
"And ever since I have had a great desire to show forbearance to scientific musing, however unbecoming, in the final analysis, from every point of view. Radio? Fine. Syphilis? If you like. Photography? I don't see any reason why not. The cinema? Three cheers for darkened years. War? Gave us a good laugh. The telephone? Hello. Youth? Charming white hair. Try to make me say thank you: Thank you. Thank you."

— Andre Breton, The Surrealist Manifesto

Il libro 80 PROFILI DIGITALI di Carlo Mazzucchelli è pubblicato nella collana Tecnovisions di Delos Digital

Tecnosurrealisti

Il surrealismo è un movimento culturale del novecento nato come evoluzione del dadaismo e che ha coinvolto tutte le arti visive ma anche la letteratura e il cinema. Originato dalle intuizioni di Andrè Breton, mutuate da Freud e dalla sua opera “L’interpretazione dei sogni”, sull’importanza del sogno e dell’inconscio, il surrealismo praticato dall'individuo è un automatismo psichico, un processo che fa emergere l’inconscio anche quando siamo svegli dando forma, senza inibizioni o scopi preordinati, a libere associazioni di pensieri, parole e immagini. Il surrealismo si è sviluppato intorno a tre tematiche principali, l’amore inteso come fulcro della vita, il sogno e la follia visti come strumenti per superare la razionalità e la liberazione dell’individuo dalle convenzioni sociali. Il programma dei surrealisti puntava a trasformare il mondo e a scardinare le forme della società borghese per liberare l'energia vitale della vita moderna in modo che non ci fosse più contrapposizione binaria e spesso stereotipata tra gli opposti ma un unico e ininterrotto fluire, ridisegnando così il ruolo del soggetto come entità libera perchè liberata dalle catene da cui era imprigionato. 

CONSIGLIATO PER TE:

80 Identikit digitali

Il surrealismo tecnologico è un tecnorealismo dotato d'immaginazione e frutto di incantamento. Il suo obiettivo è di superare il riduzionismo tipico del realismo (arte/natura, inconscio/conscio, ecc.) per abbracciare tutte le forme del cambiamento tecnologico e le sue accelerazioni, le mille interpretazioni di vite umane possibili (reali, virtuali e parallele), il caos cognitivo derivante dall’accesso democratico alla comunicazione e all'informazione. 

Mentre i surrealisti si erano dati il programma ambizioso di trasformare il mondo e scardinare le forme con cui la società borghese del tempo (anni 30’ del novecento) aveva bloccato, sequestrandola a proprio e unico vantaggio, l’energia vitale della vita, i tecnosurrealisti credono che nell’era digitale,  quel programma sia diventato non solo possibile ma anche una necessità. Lo hanno anche raccontato in un Manifesto pubblicato nel 2012 presentando il tecncosurrealismo come la quinta era tecnologica nata sulle ceneri del tecnorealismo. 

Il surrealismo come movimento storico è finito (dal 1945 in poi, i surrealisti escono di scena). Il tecnosurrealismo può essere visto come una sua corrente o semplice continuazione che si esprime nella sperimentazione artistica attraverso l'innovazione tecnica, trova espressioni esistenziali e politiche e si manifesta in nuove forme estetiche e artistiche attraverso i nuovi media digitali e di massa. Tecnosurrealisti sono oggi molti esperti di comunicazione, blogger e responsabili dell'immagine di grandi marche di cui curano le narrazioni con l'obiettivo di attivare automatismi psichici e fornire contenuti cognitivi utili ad abitare uno spazio e un tempo tecnologico completamente mutato, non solo da nuovi prodotti tecnologici ma anche da nuove forme della comunicazione e dal nuovo ruolo assunto dalle macchine mediatiche. In questo nuovo spazio della comunicazione sta il collegamento con il surrealismo nella sua forma originaria. L'inconscio tecnologico produce esperienze assimilabili a quelle del sogno, fa sognare e vivere mondi virtuali e paralleli nei quali non esistono limiti alla creatività e alle forme espressive. Sono mondi sempre collegati a quelli reali e non in contrapposizione con essi perchè percepiti come familiari, contigui e retti sul potere della tecnologia e delle sue macchine comunicanti, video, di realtà aumentata, indossabili e mobili. Se questa realtà è condivisa da tutti, significa che oggi tutti siamo diventati un po' tecnosurrealisti.

 

Tecnosurrealisti sono numerosi artisti come Dr. Don Bergland, Caludia Hart Edmund Campion e lo scultore inglese Jim Smoth che hanno trovato nella tecnologia la fonte di ispirazione e lo strumento per la loro produzione artistica e creatività. Tecnosurrealista è considerato anche il regista James Cameron che con Terminator, Aliens, The Abyss, Titatnic e Avatar ha introdotto nel mondo del cinema nuove tecnologie di avanguardia per creare nuove realtà multiverso nelle quali le macchine giocano un ruolo essenziale e surreale.

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database