Algoritmi Flâneur

01 Aprile 2020 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

Algoritmi Flâneur 

"[...] il flâneur sostituisce la vista dalle sue finestre sporche con grandiose visioni scritte, e viaggia sempre più libero nella sua stanza [...] lasciando che il caso lasci libero corso al suo gioco [...] crede di poter evitare la noia di vivere accettando la curiosità, motore dell'esistenza [...] sceglie di muoversi lentamente in un mondo accelerato e incontrollabile [...] bisogna trasformare le illusioni in una soglia [𝚙𝚎𝚛𝚌𝚑è 𝚒𝚗 𝚚𝚞𝚎𝚜𝚝𝚘 𝚖𝚘𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘] i luoghi dell'esistenza sono diventati indistinti, gli spazi sono privi di passaggi, le esperienze prive di soglie". – Ulf Peter Hallberg, Lo sguardo del flâneur

 

Flâneur è un termine francese, nato dalla vita moderna e dalla rivoluzione industriale. Indica un gentiluomo bighellone, dedito al non far niente. Un passeggiatore indolente che vaga oziosamente, uno zingaro che si emoziona nell’esplorazione lenta, libera da programmi e priva di urgenze. Il suo potere nasce dal non essere visto.  

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Il Flâneur è scomparso, sostituito dagli avatar digitali voyeuristici della rivoluzione tecnologica. Si è rintanato in birreria e sul Web. Da uomo libero vorrebbe perdersi ma è vittima del ronzio elettronico che mette a rischio la sua interiorità e felicità. 

Sommerso dal rumore dei cinguettii ha perso lo sguardo originale pieno di speranza e rivolto al futuro. In Rete naviga, si confronta con storytelling e selfie ma ha perso il contatto con il mondo e l’anonimato, affidando il suo sguardo a strumenti preprogrammati e mediati. 

Il Flâneur odierno è un algoritmo curioso, dallo sguardo meno magico, a caccia costante di dati, immagini ed eventi. Non restituisce visioni, si impossessa di esperienze, saperi e comportamenti trasformandoli in dati con cui rielabora la realtà. Con la personalizzazione definisce chi siamo, cosa vogliamo e cosa pensiamo. 

Ha ucciso la curiosità eliminando la casualità della scoperta e le sorprese.

 

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