Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Il grande sonno
Il tempo a disposizione al tempo del coronavirus è stato usato da molti per attività creative, ludiche, lavorative, genitoriali, casalinghe. Alcuni hanno trovato il tempo per pennichelle pomeridiane, sonni più lunghi, pisolini, sieste, dormitine e riposini vari.
E se tutti in realtà fossero immersi in un grande sonno che durava da tempo?
Un sonno del pensiero critico e della ragione(volezza), della (tecno)consapevolezza, della verità e della realtà. Un sonno della ragione direbbe il filosofo, testimone della regressione in atto da tempo, della mancanza di riflessione critica, dell'atrofizzazione di pensiero, relazioni e sentimenti.
La società del vento
In sonno siamo arrivati qui, come se avessimo attraversato un teleporter dallo spazio esterno di Hyperion[1]. Aperti gli occhi ci rendiamo conto che tutto è rimasto come prima, anzi tutto è peggiorato.
Leader malati di narcisismo e poco preparati, scarsità di persone autonome dal pensiero libero, moltitudini sofferenti e incazzate, grande confusione, pandemie psichiche e mentali, sistemi e organizzazioni decrepite e burocratizzate, diffusione di chiese felicitarie e tecnologiche con relativi miti (intelligenza collettiva, IA, No-Vax, ecc.).
La prima reazione è riaddormentarsi! In alternativa si può provare a svegliarsi del tutto!
Come e cosa fare?
[1] Titolo di un fortunato romanzo di Dan Simmons, uno dei principali autori statunitensi di fantascienza.