Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Numeri, numeri, numeri
I tempi del coronavirus sono stati caratterizzati da numeri, tabelle e grafici.
E se smettessimo di dare, cercare e leggere semplici numeri? In tanti hanno elaborato fogli elettronici, più o meno corretti e aggiornati, per alimentare format comunicativi, giustificare talk show notturni e tranquillizzare menti alla ricerca del soma quotidiano.
Tutti siamo stati consapevoli che i numeri presentati fossero incompleti: non detti, non raccolti, parziali, sbagliati, travisati, sottostimati, statisticamente variabili, impossibili da catalogare, forse falsi e politicamente manipolati (chi crede a quelli cinesi?). E se fossero stati anche inutili, oltre che bugiardi?
L’intelligente, il furbo e il fesso
Nonostante ciò media e giornalisti si sono mossi alla costante caccia di numeri, anche di quelli che non potevano o non venivano dati. Ne è derivata la sensazione di un format simile a quelli che da anni caratterizzano l’informazione italiana. Un format che funziona, costruendo realtà parallele, iperreali, anche numeriche, alle quali, se non si dispone di adeguati strumenti culturali e intellettuali, si finisce per credere.
Sarebbe stato e sarebbe anche ora più utile approfondire scientificamente il contagio, dare più spazio agli epidemiologi e agli scienziati, adottare strumenti per riflettere su come si è arrivati qui e su cosa fare per uscirne, riflettere sulle false informazioni e realtà che abbiamo vissuto. Con l’obiettivo finale di tornare alla Realtà.
Operazione necessaria perché questa crisi non è passeggera, sarà lunga, l’avamposto armato per altre in via di formazione.
Meglio saperlo!