Il libro di Carlo Mazzucchelli La civiltà del vento al tempo del coronavirus è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.
Migranti e Coronavirus
Gli uni e gli altri sono già dentro i confini.
Inutile erigere muri e chiudere confini come fanno Trump (nessun volo per l’Europa) e altri leader non-leader del tempo presente. In Italia alcuni politici si sono esercitati nel gioco confine aperto – confine chiuso. Un gioco monotono di vanità, incompetenza, irresponsabilità, di cattiveria e scarsa cura per la sofferenza degli altri.
1984 e il panottico della trasparenza
Il coronavirus è cinese anche se in Italia sembra essere arrivato dalla Germania. È un migrante recidivo, prepotente, invasivo. Sembra fatto apposta per favorire populismi, sovranismi e sistemi autarchici vari. Assimilabile alla massa di migranti che dal Messico, dalla Siria e dalla Libia premono sul confine di altri paesi.
I confini labili del mondo globalizzato favoriscono il moto perpetuo delle migrazioni e quello violento del Covid-19. Il primo penalizza i ceti più deboli, il secondo tutti, alimentando la speranza che come una grande scopa del sistema possa liberarci da potenti e politici incompetenti di turno. Il primo non terminerà, il secondo prefigura nuove forme politiche meno democratiche, sovraniste e protezionistiche.
Dopo il contagio, dovremo tutti fare i conti con i suoi effetti sulla democrazia e sull’economia.
I virus, come i migranti continueranno a muoversi!