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I Tecnomaleducati che noi siamo!

I Tecnomaleducati che noi siamo!

23 Luglio 2017 Redazione SoloTablet
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Tecnoidioti che uniscono la loro passiva sottomissione alla tecnologia con una propensione personale alla mancanza di rispetto e all'inciviltà. Facilmente riconoscibili e noti a tutti come incivili digitali, sono prevalentemente nativi digitali delle nuove generazioni ma contano numerosi rappresentanti anche tra gli immigrati digitali. Questi ultimi sono spesso incoscienti della maleducazione insita nei loro comportamenti, gli altri semplicemente menefreghisti degli effetti collaterali e indesiderati delle loro azioni.

L'identikit dei tecnomaleducati è stato tracciato da numerose indagini, anche italiane che hanno descritto i comportamenti prevalenti e le abitudini peggiori. I tecnomaleducati sono facilmente riconoscibili, sono irritanti e pericolosi, oltre che insopportabili e odiosi. Persone con cui non si vorrebbe interagire ma con le quali, in realtà ci si trova a dover convivere perchè popolano mezzi pubblici e cinematografi, riunioni condominiali e lavorative, ristoranti e teatri, piazze e strade di metropoli e piccoli paesi.

Tecnomaleducati sono coloro che guidano con il telefonino appoggiato all'orecchio e non mettono le frecce o non si curano del ciclista o motociclista in arrivo, i motociclisti impegnati in conversazioni telefoniche che non si accorgono del pedone sulle strisce pedonali,  i pedoni che mettono a rischio la vita degli altri attraversando la strada mentre sono intenti a messaggiare o inviare un selfie con WhatsApp, partecipanti ai sempre meno frequentati talk show che mostrano la loro incapacità a dialogare ma esibiscono il possesso dei loro dispositivi tecnologici, spesso con il logo della Mela perchè fa tendenza. L'esercito dei tecnomaleducati è numeroso, agguerrito perchè dotato di armi letali (tablet, smartphone, iPd, phablet, lettori MP3, ecc.) di distrazione di massa e per questo molto pericoloso.

Tecnomaleducati, uomini e donne senza distinzione di età, di reddito e di istruzione,  sono coloro che non potendo vivere senza il loro dispositivo tecnologico, non si fanno problemi a messaggiare durante riunioni di lavoro, momenti di intimità o di socialità familiare e amicale e che abusano dei loro messi tecnologici e degli altri in ogni forma e situazione. Nonostante i loro comportamenti diano forma a reazioni di fastidio, anche violente, persistono nelle loro abitudini: non mettono il silenziatore alle suonerie dei loro dispositivi quando sono in pubblico, sono sempre connessi e accettano chiamate anche durante riunioni di lavoro o colloqui privati, parlano ad alto volume anche quando potrebbero farne a meno.

La maleducazione insita nei comportamenti dei tecnomaleducati è sintomatica di un'incapacità a dare valore a ciò che è prioritario nella vita relazionale e sociale. Incapaci di coglierne gli aspetti caratterizzanti, i tecnomaleducati  finiscono per negare il confronto faccia a faccia, lo scambio di opinioni, la buona creanza e il rispetto di norme condivise. Spesso anche tecnoidioti, i tecnomaleducati sono destinati a perdere il contatto con la realtà e a lasciare libertà assoluta alla tecnologia nella forma di prodotti, di mode indotte dal marketing dei produttori e di contesti artificiali di cui sono artefici solo passivamente e in negativo.

 

PS: Il testo è tratto dall'ebook di carlo Mazzucchelli 80 profili digitali

 

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