Una delle idee di SOLOTABLET è che l'arrivo dell'iPad e dei tablet rappresenti una vera e propria rivoluzione, non solo tecnologica o sociale legata al dispositivo innovativo e rivoluzionario in sè ma per le conseguenze che esso avrà sull'intero mondo dell'Information Technology. Il tablet rende possibile il Cloud Computing e ne facilita l'adozione da parte delle aziende, delle organizzazioni e degli utenti stessi.
Le tecnologie miniaturizzate e integrate nella tavoletta e le relative funzionalità non sono una novità. Lo è l'iPad e il tablet come concept, non lo è il touch-screen ad esempio. L'elemento chiave del successo dei nuovi tablet è nella convergenza di molte tecnologie in un unico dispositivo, una convergenza attesa dai tecnofili da oltre venti anni e descritta già negli anni novanta come un gadget in grado di rendere possibile il consumo di tipologie diverse di media, in special modo TV e Web.
L'evoluzione della tecnologia, la sua convergenza e l'impatto sociale della stessa sono state descritte e anticipate anche in Italia da visionari e tecnofili sognatori che non hanno mai rinunciato a sperimentare e a ricercare nuove applicazioni per tecnologie e prodotti tecnologici innovativi come il tablet e il cloud computing.
Ecco ad esempio cosa scriveva ad inizio anno Gianni Degli Antoni sulle tavolette e sulle nuvole ( meglio la lingua italiana ) all'interno di un articolo in cui si parla di posta elettronica e del suo utilizzo nella pubblica amministrazione.
Posta elettronica e oltre: serve un contratto con i Cittadini
"Anche le zie ed i nonni sanno usare quelle tavolette come se fossero cellulari!"
Giustamente esiste una pressione per aumentare la produttività pubblica e privata anche mediante la informatizzazione. Le basi di questa informatizzazione sono le infrastrutture che debbono sostenere lo scambio di dati (reti) e le attrezzature di elaborazione, oltre alle competenze del personale addetto, a tutti i livelli. La posta elettronica è certamente un elemento vitale nella architettura complessiva. Ora si spinge verso la posta elettronica certificata. Giusto. Ma sembra che ci sia resistenza. E' ingiustificata? Credo di no. Il timore che la efficienza sia solo organizzata dal centro verso la periferia non può non essere presente. Così le amministrazioni possono inchiodare i cittadini al computer con una sequenza di richieste, semplici in linea di principio. Ma facilmente queste richieste tenderanno ad aumentare ed ad obbligare risposte entro tempi indicati d' autorità coloro che subiscono domande a cui debbono rispondere. In più nell' attuale clima Italiano per cui si lavora (inefficientemente) per conservare il posto di lavoro.. chi genera lavoro sarà valutato in termini di prestazioni che vanno a caricare i sudditi. Chi ha vissuto in organismi che aumentano sempre di più la loro attitudine di inutili pratiche burocratiche (certamente è il caso delle Università) ha sperimentato questa tendenza, e le molte conseguenze del caso. Non si deve poi dimenticare che le amministrazioni pubbliche e private hanno talvolta difficoltà nei sistemi informatici.. E allora?
Sempre più difficile sopravvivere! Anche qui lasciamo spazio alle esperienze ed alla immaginazione. Che fare?
E' sicuramente un difficile problema, che richiede due distinte linee di azioni.
- A-La prima. Occorre un patto fra chi chiede e chi deve rispondere: Stato, amministrazioni a carattere pubblico, servizi, centri di riferimento, imprese.. Questo patto deve tenere in conto il lavoro che si impone al cittadino e deve difenderlo dalle numerose angherie e dalle immense frequenti furberie che si attuano in situazioni di carico di lavoro (ad esempio usando le scadenze in modo preferenziale).
- B-La seconda è tecnologica e riguarda anche la sicurezza dei dati e delle procedure. Diremo poco, con un certo anticipo temporale rispetto ai tempi di evoluzione nostrani. L' uso della informatica dovrà essere tutto rivoluzionato ma non separatamente dalla valutazione del lavoro dei cittadini e degli addetti. Si deve intanto osservare che il cittadino avrà sempre bisogno del supporto di impiegati e comunque di esseri umani. Questo supporto viene attuato in un luogo (esempio: Banche, Ospedali, Uffici, Agenzie delle entrate, Comuni, Ristoranti, eccetera, ed anche a casa o in ufficio) . In quegli incontri si concentra tutta la vita amministrativi di ogni cittadino. Basterebbe dunque che il cittadino porti con se tutto ciò che lo riguarda ed in quei momenti ed egli scambi dati e spiegazioni, umane.
Filosofia? No! Decisamente no!
Le tavolette (tipo iPAD)rendono possibile tutto ciò . Anche le zie ed i nonni sanno usare quelle tavolette come se fossero cellulari!
Sono leggere i loro prezzi stanno diminuendo.. Ma le conseguenze sono enormi.
Si possono abbandonare i classici PC. Consumano troppa energia e non facilitano certo la salute fisica di chi sta seduto davanti al loro schermo!
Si evitano virus! Gli incontri fra le persone saranno strettamente locali (col così detti WIFI) ed umani..
E la formazione sarà sempre sul campo.. durante le TRANSAZIONI UMANE!
Gli hacker ed i banditi a caccia di dati non potranno rubare o disturbare...
Le mail a distanza dovranno ancora esserci.. Ma anche qui serve una rivoluzione: si chiama rivoluzione delle NUVOLE (o Cloud Computing). Si tratta di sistemi di elaborazione ben protetti e affidabili, remoti e in località ignota. Con quei sistemi si scambieranno dati (come nel caso di GOOGLE! Dove è?) in modo affidabile come se la informatica non ci fosse. Ovviamente il discorso va completato: sul piano economico e sul piano geopolitico.
Le tavolette costano sempre meno: La Cina ne sta sfornando molte. Una nostra presenza nella progettazione è almeno opportuna. I nostri designer potranno studiare bene tutti gli aspetti in dettaglio, dagli antifurti al modo per far si che le tavolette diventino un occhio supplementare per individuare i codici dei prodotti e dei documenti (QRcoce) , i loro costi, le eventuali certificazioni.. affinché la transazioni con la banca o altro (La banca contenuta nella tavoletta?) permettano l' acquisto immediato, il pagamento delle tasse e l' aggiornamento dei propri archivi.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Va da se che le organizzazioni che accolgono utenti (sudditi) potrà far ricorso alle reti di computer nelle nuvole.. Il paese deve certo decidere di essere interconnesso alla grandi nuvole ma non potrà rinunciare ad una propria presenza autonoma che di fatto rappresenterà la vera unità d' Italia. Si, la banda larga sarà utile. Si converserà si discuterà si lavorerà in qualunque luogo.
L' orario di lavoro non dovrà essere un taboo. Lavoro flessibile, luoghi flessibili, tecnologie mobili leggere, servizi adatti alle nuove tecnologie, organizzazioni riviste per diventare umane non antiche fabbriche per addetti a navigare alle catene dei PC, completano il panorama. Ma soprattutto la banda larga permetterà finalmente nuove forme di formazioni e di editoria interattive. E di partecipazione culturale, artistica, oltre che politica. Tutto ciò gestito dalla posta elettronica
Programma audace?
No. I tempi corrono: Le energie alternative (e soprattutto la fusione fredda: funziona!) assieme alla riorganizzazione per un miglior impiego delle risorse umane mediante la informatica , potrà fornire risorse e volontà partecipativa. Un segnale non può essere dimenticato: non si possono imporre tecnologie senza il contorno organizzativo pronto all' uso, proprio pubbliche e private allo stesso istante in cui le si immettono.
Troppe volte nel nostro paese sono stati acquistati computer in attesa di POTER essere impiegati. Quando il tutto era pronto, i computer erano obsoleti.
Che fare quindi?
Ricorrere alla crescita graduale pilotata, non generalizzata. Acquisizione dei problemi. Correzioni di rotta ecc..
Ma forse tutto ciò è troppo semplice..