Il libro Nell'acquario di Facebook è pubblicato in Italia da Ippolita.net
Facebook si avvia ad avere un miliardo di utenti.
È uno straordinario dispositivo in grado di mettere a profitto ogni movimento compiuto sulla sua piattaforma. Nell’illusione di intrattenerci, o di promuovere i nostri progetti, lavoriamo invece per l’espansione di un nuovo tipo di mercato: il commercio relazionale.
Nell’acquario di Facebook siamo tutti seguaci della Trasparenza Radicale: un insieme di pratiche narcisistiche e pornografia emotiva.
Ci siamo sottoposti in maniera volontaria a un immenso esperimento sociale, economico, culturale e tecnico. L’anarco-capitalismo dei right libertarians californiani è il filo conduttore che ci permette di collegare Facebook ai Partiti Pirata europei, a Wikileaks.
Le machine al lavoro, gli umani senza lavoro felici e contenti!
Gli algoritmi usati per la pubblicità personalizzata dai giganti della profilazione online, i nuovi padroni digitali (Facebook, Apple, Google, Amazon) sono gli stessi utilizzati dai governi dispotici per la repressione personalizzata.
Nel nome della libertà di profitto.
Tranquilli, nessun complotto: è solo il FAR WEST DIGITALE
Indice generale
Nell’acquario di FaceBook 1
La resistibile ascesa dell’anarco-capitalismo 1
Parte prima – Ho mille amici ma non conosco nessuno 1
Istruzioni per l’uso: default power 1
In principio era Google 2
L’era della distrattenzione democratica 3
Dinamiche sociali: omofilia e voyeurismo 8
Dinamiche psicologiche: narcisismo, esibizionismo, pornografia emotiva 9
La società della prestazione 12
Pubblico e privato, ontologia e identità 17
La privacy è morta. L’ideologia della trasparenza radicale 19
Liberi mercati e bolle finanziarie 23
La libertà di scelta nella cultura dell’opt-out 25
Surrogati di presenza e rassicurazioni emotive 28
Parte Seconda – Il progetto right libertarian alla conquista del mondo: social network, hacker, attivismo, politica istituzionale 31
Ideologie in rete: l’Illuminismo di Google e il Libertarianesimo di Facebook 31
I libertariani: breve storia di un capitalismo fanatico 32
Il darwinismo tecnologico, dalla PayPal Mafia a FaceBook: la resistibile ascesa dell’anarcocapitalismo 37
I social network nella visione anarco-capitalista, o la socialità gestita dalle macchine nell’era dei Big Data 41
Lo spirito hacker e la peste anarco-capitalista: un’affinità di lunga data? 45
I partiti pirata: la tecnologia in politica 50
L’affaire Wikileaks: una sfida sensata? 54
Anonymous, un attivismo anomalo 57
Parte terza – Le libertà della rete 62
La favola della rivoluzione online e la realtà dell’attivismo da poltrona 62
Orwell, Huxley e il modello sino-americano 66
Reazioni e antropotecniche di sopravvivenza 69
Oltre la rete di nodi vuoti: individui autonomi e reti organizzate 74
La partecipazione di massa 77
Oltre la tecnofobia: costruire tecnologie conviviali 81
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Ippolita è un gruppo transdisciplinare di mediattivisti tra i più interessanti apparso sulla «scena italiana». E' composto da antropologi, filosofi, programmatori di computer che condividono la loro conoscenza con la consapevolezza di mettere a fuoco e superare i limiti della propria disciplina e competenza «professionale». Tutti provengono da esperienze di movimento, in particolar modo dall'area libertaria. Ippolita esercita uno sguardo critico sulla vita dentro e fuori lo schermo, cercando di passare in rassegna corpus teorici sia mainstream che variamente critici verso le relazioni sociali dentro Internet. Ippolita vuole aprire la «scatola nera» della tecnologia: punta alla condivisione della conoscenza come momento fondante di «comunità» di liberi ed eguali che assegnano tuttavia alla diversità un valore fondante di pratiche sociali e di stili di vita orgogliosamente oppositive allo status quo.