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Nottate sul tablet: effetti e sintomi. Il racconto di Giorgio.

Nottate sul tablet: effetti e sintomi. Il racconto di Giorgio.

26 Agosto 2015 Psicologia e Tecnologia
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Sono Giorgio, un uomo di 35 anni sposato e con un figlio di 3 anni e da qualche mese ho una forte difficoltà ad uscire di casa, ad andare al lavoro, mi sento sempre stanco e ho perso la voglia di fare qualsiasi attività. Perdo facilmente la concentrazione e questo rende difficile svolgere le normali mansioni della vita quotidiana.

L’unica attività che riesco a svolgere è passare tutta la nottata connesso con i miei amici in chat e così facendo mi attardo notevolmente ad andare a dormire, a volte solo le 4 – 5 del mattino.

Al lavoro sono sottoposto a ritmi frenetici e anche dalla famiglia mi vengono poste numerose richieste che non riesco a fronteggiare. Questa situazione mi crea spesso ansia ed ogni giorno aumenta dentro di me un forte senso di sfiducia, inadeguatezza, mancanza di autostima e inferiorità rispetto agli altri, sentimenti che riesco a tenere sotto controllo solo rifugiandomi nel mondo virtuale.
Da una parte sento che la speranza mi ha abbandonato, dall’altra ho voglia di trasformare la mia vita e di liberarmi da questo grigiore che mi opprime dentro.
Secondo lei quali sono i motivi che mi hanno portata a sentirmi così male? Come posso uscire da questa sofferenza e ritornare ad essere veramente protagonista della mia vita reale

La rete può creare sintomi ?

Caro Giorgio, rispondo alle sue domande con piacere.
Dalle sue parole emerge una situazione di sovraccarico che dà origine a diversi sintomi che necessitano di essere presi in considerazione.
Proviamo a chiederci: cosa ci vogliono comunicare questi sintomi? La mancanza di voglia e di energia, la stanchezza prolungata, l’apatia, il senso di rallentamento generale sono dei segnali che dicono ALT! Fermati, c’è qualcosa che non va. Che cosa accade?

Ognuno di noi vive in un certo ambiente ed è bombardato da numerosi stimoli e richieste. Può accadere che il nostro Io non abbia a disposizione delle strategie idonee per far fronte a queste richieste degli altri, della famiglia, del lavoro. A questo punto il nostro corpo reagisce e sviluppa dei sintomi, che si cerca di tenere sotto controllo in diversi modi. Per esempio, Giorgio, si è rifugiato nelle braccia accoglienti della rete per modificare i sentimenti negativi e per riuscire a mantenere un’immagine intatta e preservata di sé. L’attenzione viene così incanalata e focalizzata sul web, quasi catturata dalla luce e dai suoni della tavoletta che infondono energia.
Di contro questo rifugio virtuale non ha fatto che incrementare il suo senso di inadeguatezza nella quotidianità, venendosi così a costituire una circolarità critica che, se prolungata nel tempo, può creare i presupposti per una depressione.

Lei, Giorgio, è stato molto bravo a dare ascolto alle sue sensazioni, a considerare quanto le sta accadendo con un occhio critico e soprattutto nell’accettare di mettersi alla ricerca di un aiuto. Molti possono trovarsi nella sua stessa situazione e desiderano uscire dalla sofferenza al più presto.
È possibile gestire meglio le richieste dell’ambiente? Esistono test scientificamente validi che permettono di individuare i sintomi e formulare una diagnosi precisa della sofferenza?
E’ possibile imparare delle strategie per gestire le richieste dell’ambiente. In alcuni momenti della vita a tutti può capitare di trovarsi in situazioni difficili e di sentire blocchi emotivi, affettivi e comportamentali.

I test scientifici aiutano a identificare i motivi della sofferenza e danno indicazioni per trasformare questi blocchi.
Diagnosi significa identificare con precisione i sintomi e i motivi del disagio, attraverso un percorso di conoscenza.
Uscire dai blocchi negativi e guarire. La difficoltà di staccarsi dal Tablet
Ognuno di noi si può trovare a gestire situazioni complesse e può aver bisogno di intraprendere un percorso di psicoterapia. Nella vita è importante darsi l’opportunità di intraprendere un percorso per capire come superare i propri blocchi e sperimentare nuove strategie, allo scopo di affrontare, in maniera efficace e con uno spirito emotivo positivo, le relazioni affettive e lavorative.

Caro Giorgio, a questo punto è importante che Lei faccia un ulteriore passo e ascolti la sua voce interna che molte volte le avrà detto di fare qualcosa per uscire da questa situazione problematica, e allora può vedere davanti a sé una nuova via di uscita rappresentata dalla possibilità di staccarsi dal tanto accogliente e attraente mondo della rete, che in questo caso viene a costituire una maschera che nasconde un disagio più profondo.

Tutti possiedono risorse per migliorare e sciogliere i propri blocchi; riconoscerli è il primo passo.

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