
L’unica attività che riesco a svolgere è passare tutta la nottata connesso con i miei amici in chat e così facendo mi attardo notevolmente ad andare a dormire, a volte solo le 4 – 5 del mattino.
Al lavoro sono sottoposto a ritmi frenetici e anche dalla famiglia mi vengono poste numerose richieste che non riesco a fronteggiare. Questa situazione mi crea spesso ansia ed ogni giorno aumenta dentro di me un forte senso di sfiducia, inadeguatezza, mancanza di autostima e inferiorità rispetto agli altri, sentimenti che riesco a tenere sotto controllo solo rifugiandomi nel mondo virtuale.
Da una parte sento che la speranza mi ha abbandonato, dall’altra ho voglia di trasformare la mia vita e di liberarmi da questo grigiore che mi opprime dentro.
Secondo lei quali sono i motivi che mi hanno portata a sentirmi così male? Come posso uscire da questa sofferenza e ritornare ad essere veramente protagonista della mia vita reale
La rete può creare sintomi ?
Caro Giorgio, rispondo alle sue domande con piacere.
Dalle sue parole emerge una situazione di sovraccarico che dà origine a diversi sintomi che necessitano di essere presi in considerazione.
Proviamo a chiederci: cosa ci vogliono comunicare questi sintomi? La mancanza di voglia e di energia, la stanchezza prolungata, l’apatia, il senso di rallentamento generale sono dei segnali che dicono ALT! Fermati, c’è qualcosa che non va. Che cosa accade?
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Ognuno di noi vive in un certo ambiente ed è bombardato da numerosi stimoli e richieste. Può accadere che il nostro Io non abbia a disposizione delle strategie idonee per far fronte a queste richieste degli altri, della famiglia, del lavoro. A questo punto il nostro corpo reagisce e sviluppa dei sintomi, che si cerca di tenere sotto controllo in diversi modi. Per esempio, Giorgio, si è rifugiato nelle braccia accoglienti della rete per modificare i sentimenti negativi e per riuscire a mantenere un’immagine intatta e preservata di sé. L’attenzione viene così incanalata e focalizzata sul web, quasi catturata dalla luce e dai suoni della tavoletta che infondono energia.
Di contro questo rifugio virtuale non ha fatto che incrementare il suo senso di inadeguatezza nella quotidianità, venendosi così a costituire una circolarità critica che, se prolungata nel tempo, può creare i presupposti per una depressione.
Lei, Giorgio, è stato molto bravo a dare ascolto alle sue sensazioni, a considerare quanto le sta accadendo con un occhio critico e soprattutto nell’accettare di mettersi alla ricerca di un aiuto. Molti possono trovarsi nella sua stessa situazione e desiderano uscire dalla sofferenza al più presto.
È possibile gestire meglio le richieste dell’ambiente? Esistono test scientificamente validi che permettono di individuare i sintomi e formulare una diagnosi precisa della sofferenza?
E’ possibile imparare delle strategie per gestire le richieste dell’ambiente. In alcuni momenti della vita a tutti può capitare di trovarsi in situazioni difficili e di sentire blocchi emotivi, affettivi e comportamentali.
I test scientifici aiutano a identificare i motivi della sofferenza e danno indicazioni per trasformare questi blocchi.
Diagnosi significa identificare con precisione i sintomi e i motivi del disagio, attraverso un percorso di conoscenza.
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Ognuno di noi si può trovare a gestire situazioni complesse e può aver bisogno di intraprendere un percorso di psicoterapia. Nella vita è importante darsi l’opportunità di intraprendere un percorso per capire come superare i propri blocchi e sperimentare nuove strategie, allo scopo di affrontare, in maniera efficace e con uno spirito emotivo positivo, le relazioni affettive e lavorative.
Caro Giorgio, a questo punto è importante che Lei faccia un ulteriore passo e ascolti la sua voce interna che molte volte le avrà detto di fare qualcosa per uscire da questa situazione problematica, e allora può vedere davanti a sé una nuova via di uscita rappresentata dalla possibilità di staccarsi dal tanto accogliente e attraente mondo della rete, che in questo caso viene a costituire una maschera che nasconde un disagio più profondo.
Tutti possiedono risorse per migliorare e sciogliere i propri blocchi; riconoscerli è il primo passo.