L'identikit dei tecnomaleducati è stato tracciato da numerose indagini, anche italiane che hanno descritto i comportamenti prevalenti e le abitudini peggiori. I tecnomaleducati sono facilmente riconoscibili, sono irritanti e pericolosi, oltre che insopportabili e odiosi. Persone con cui non si vorrebbe interagire ma con le quali, in realtà ci si trova a dover convivere perchè popolano mezzi pubblici e cinematografi, riunioni condominiali e lavorative, ristoranti e teatri, piazze e strade di metropoli e piccoli paesi.
Tecnomaleducati sono coloro che guidano con il telefonino appoggiato all'orecchio e non mettono le frecce o non si curano del ciclista o motociclista in arrivo, i motociclisti impegnati in conversazioni telefoniche che non si accorgono del pedone sulle strisce pedonali, i pedoni che mettono a rischio la vita degli altri attraversando la strada mentre sono intenti a messaggiare o inviare un selfie con WhatsApp, partecipanti ai sempre meno frequentati talk show che mostrano la loro incapacità a dialogare ma esibiscono il possesso dei loro dispositivi tecnologici, spesso con il logo della Mela perchè fa tendenza. L'esercito dei tecnomaleducati è numeroso, agguerrito perchè dotato di armi letali (tablet, smartphone, iPd, phablet, lettori MP3, ecc.) di distrazione di massa e per questo molto pericoloso.
La foto è un esempio di notizia falsa, una delle numerose pubblicate online e svelata come tale dalla attività di debunking in Rete.
Il suo utilizzo in questa pillola tecnologica serve a raccontare la tecnostupidità espressa nella falsa immagine e quella di chi la usata come vera!
Tecnomaleducati, uomini e donne senza distinzione di età, di reddito e di istruzione, sono coloro che non potendo vivere senza il loro dispositivo tecnologico, non si fanno problemi a messaggiare durante riunioni di lavoro, momenti di intimità o di socialità familiare e amicale e che abusano dei loro messi tecnologici e degli altri in ogni forma e situazione. Nonostante i loro comportamenti diano forma a reazioni di fastidio, anche violente, persistono nelle loro abitudini: non mettono il silenziatore alle suonerie dei loro dispositivi quando sono in pubblico, sono sempre connessi e accettano chiamate anche durante riunioni di lavoro o colloqui privati, parlano ad alto volume anche quando potrebbero farne a meno.
La maleducazione insita nei comportamenti dei tecnomaleducati è sintomatica di un'incapacità a dare valore a ciò che è prioritario nella vita relazionale e sociale. Incapaci di coglierne gli aspetti caratterizzanti finiscono per negare il confronto faccia a faccia, lo scambio di opinioni, la buona creanza e il rispetto di norme condivise. Spesso anche tecnoidioti, i tecnomaleducati sono destinati a perdere il contatto con la realtà e a lasciare libertà assoluta alla tecnologia nella forma di prodotti, di mode indotte dal marketing dei produttori e di contesti artificiali di cui sono artefici solo passivamente e in negativo.