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🐞Le regole di un mondo intossicato

🐞Le regole di un mondo intossicato

13 Novembre 2020 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Marshall McLuhan diceva di ignorare chi avesse scoperto l'acqua ma di sicuro non era un pesce. Quando si è immersi totalmente in una certa realtà, diventa difficile distinguerla.

Oggi mi sono ricordato di un libro di Naisbitt letto in inglese nel 2000. Me ne sono ricordato leggendo l’ultimo libro di Francesco Varanini (Le cinque regole bronzee dell'era digitale . E perchè conviene trasgredirle). L'ho ritrovato facilmente, annotato e con segnapagine. Rileggerlo mi ha fatto impressione:“non facciamo che lamentarci della tecnologia …amiamo la tecnologia finchè si identifica con un giocattolo nuovo, la odiamo se il giocattolo si rompe”…“siamo intossicati dalla tecnologia…ignoriamo le conseguenze e ci chiediamo perché il futuro appare imprevedibile” 

Nel 2000 Naisbitt indicava i sintomi utili a capire quanto la società fosse una zona intossicata definita dal “rapporto complicato e paradossale tra la tecnologia e la nostra ricerca di un significato esistenziale”:

·     Cerchiamo sempre soluzioni già pronte

·     Temiamo e veneriamo la tecnologia

·     Non distinguiamo tra originale e imitazione

·     Accettiamo la violenza come fatto normale

·     Amiamo la tecnologia come un giocattolo

·     Viviamo la nostra vita in modo distante e distratto 

I sintomi di allora si sono trasformati in regole auto-imposte, quelle ben raccontate nel libro di Varanini:

·     Arrenditi a un codice straniero

·     Preferisci la macchina a te stesso

·     Non essere cittadino ma suddito o tecnico

·     Lascia il governo alla macchina

·     Aspira a diventare macchina

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