In un’epoca di estremismi, sparizione del pensiero critico, tanta demagogia e diffusi populismi, conformismo da piattaforme tecnologiche e omologazione cognitiva, il #DUBBIO è strumento potente di riflessione. Soprattutto se praticato come lo praticava Montaigne!
Il dubbio è un esercizio non binario, scettico, di distacco e distanziamento, metaforicamente preferibile alla mascherina, da ciò che è dato e condiviso dai più come indiscutibile, con l’obiettivo di mettere in discussione il presente, l’evento, la realtà, ogni cosa, esaminandoli e analizzandoli, dedicandoci del tempo in modo da poter elaborare scelte e prendere decisioni.
Parlare dell’importanza del dubbio in era #NoVax sembra una discesa in campo a favore di quanti oggi mettono in discussione le verità scientifiche e le scelte politiche da esse condizionate. Pur difendendo il diritto a dubitare dei No-Vax, in realtà il dubitare a cui faccio riferimento va oltre. Punta a non dare per definitiva nessuna risposta, compresa quella delle tribù dei No-Vax.
Il dubbio che ci servirebbe non è quello politicamente teleguidato da alcuni giornali/politici di destra che creano disinformazione, incertezza e confusione. Il dubbio da praticare è un elemento positivo che aiuta a maturare mentalmente e psichicamente, a (con)vivere civilmente. Uno strumento che serve a eliminare pregiudizi, superare ignoranza e non conoscenza, analizzare ipotesi e credenze. Il dubbio dovrebbe servire alla conoscenza di sé stessi (Montaigne), a cambiare prospettiva, a passare da posizioni intransigenti alla convinzione che nulla è indiscutibile e che tutto è molto più instabile di quanto pensassimo.
Nei tempi incerti e caotici che viviamo molti si sentono spaesati e smarriti, pronti a sposare idee estreme e fanatismi vari, spesso su posizioni puramente difensive e affidandosi a posizioni forti per sentirsi salvi. Ma la salvezza non sta nella tribù né nell’appartenenza politica a partiti che ogni giorno urlano #LIBERTA’.
PIU' CHE LOTTARE PER LA LIBERTA' MOLTI SEMBRANO OGGI IN FUGA DALLA LIBERTA'.
Per una semplice ragione: la libertà non è gratis, suggerisce l’autogoverno, implica il rendere conto di ciò che si fa e la responsabilità, anche etica, verso gli altri.
Più che manifestare per la libertà, tutti, anche i No-Vax, dovrebbero interrogarsi se e quanto siamo veramente vaccinati. Non contro il Coronavirus, ma contro i pensieri unici sempre più diffusi, contro l’insorgere di populismi e fascismi vari, contro tendenze autocratiche e anti-democratiche, contro la conoscenza basata sulle piattaforme social, contro media che hanno dimenticato cosa sia il giornalismo, contro le posizioni poco fondate che generano #fanatismo.
Pensare è ciò che rende umani (Arendt) ma dubitare è ciò che ci pone in costante #ricerca e scoperta, l’essenza stessa di una vita che sia degna di essere vissuta.
Carlo Mazzucchelli
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Per essere non basta pensare, bisogna anche saper dubitare.
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