Tabulario /

Evita il doppiomento spostando lo sguardo dal display al cielo sopra di te

Evita il doppiomento spostando lo sguardo dal display al cielo sopra di te

08 Agosto 2018 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
share
Con l'età il doppiomento può diventare per molti una destinazione obbligata, ma non certamente per il grasso in eccesso, il sovrappeso o la mancanza di esercizio fisico. A fare la differenza è il tono muscolare, la tonicità di un muscolo che è difficile tenere allenato soprattutto se, per alcune ore al giorno, è praticamente bloccato da una postura del collo, piegato per osservare le immagini che scorrono sul display di un dispositivo tecnologico.

Per acquisire la tonicità che serve bisognerebbe sdraiarsi e distendere i muscoli del collo, portare la testa in alto e poi di nuovo verso il petto con la bocca completamente aperta, fino a toccarlo con il mento, farlo ripetutamente e soprattutto ogni giorno. Tutti esercizi impossibili se nel frattempo si vuole cinguettare, navigare o rispondere a una miriade di messaggi WhatsApp. Questi esercizi non servono per dotare di un collo da cigno chi non potrà mai averlo ma per garantire l'assenza di ciò che potrebbe togliere grazia e leggiadria, eleganza e armonia al collo, alla sua sensualità e capacità seduttiva. Un collo da venere, a rischio per colpa di Personal Computer ma in particolare di smartphone e tablet, dispositivi che obbligano chi li usa a tenere il capo reclinato per ore producendo, lo dicono i dermatologi, un invecchiamento accelerato della pelle sottile del collo, anche in persone giovani, a causa di assenza dell'opportuna ossigenazione che favorisca il rinnovamento cellulare.

Il problema è noto, considerato serio, descritto come tech-neck. Una postura innaturale a cui viene obbligato il collo in grado di provocare una tensione continua dei muscoli a livello cervicale e la formazione di rughe nell'area tra mento, collo e clavicole. Molti dermatologi suggeriscono il ricorso a creme anti-age, l'uso di sieri rassodanti, la costante idratazione e altri accorgimenti che non comportano quasi mai l'abbandono del dispositivo.

E se la soluzione consistesse semplicemente nell'esercitarsi in uno sguardo prolungato verso il cielo e diretto al mondo reale fuori dallo schermo? Lo sguardo verso il cielo può rassodare la muscolatura facciale e far risparmiare in cure estetiche ma soprattutto elevare (educare) ad esperienze diverse da quelle virtuali di cieli senza stelle dentro un display. Guardare in alto potrebbe aiutare a tenere la testa alta e in assetto con la colonna vertebrale ma soprattutto a far capire cosa si sta perdendo nel non farlo.


 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database