Il problema è che, come direbbe Emmanuel R. Goffi, co-founder and co-director of the Paris-based Global AI Ethics Institute, il concetto di ETICA AI manca di sostanza e quindi rimane senza senso. Il concetto suscita interesse ma nella maggioranza dei casi è una semplice parola usata per catturare l’interesse dell’algoritmo prima ancora che quello dei profili digitali delle persone.
In Cina si impollinano i fiori a mano
La parola etica fa il paio con la parola (concetto) intelligenza. Uno scienziato come Jaron Lanier, autore di cui mi pregio di avere letto i libri, sostiene ad esempio che la intelligenza artificiale è un mito, una “fake thing”, una frode o quantomeno una idea mal costruita. Se Lanier avesse ragione che senso ha spendere così tanto tempo a parlare di etica per qualcosa che non esiste?
La domanda è capziosa perché in realtà non si può evitare di parlarne, considerando la sua essenza di artefatto simbolico e la sua rilevanza nella narrazione tecnologica oggi prevalente. Uno storytelling così pervasivo e insistente, anche molto omologato, che potrebbe portare a chiedersi se più che di ETICA AI non si dovesse interrogarsi sull’ETICA delle narrazioni che la riguardano.
Se si facesse questo esercizio il primo passo da compiere, suggerisce GOTTI, è quello di riflettere sulle parole, sui concetti a esse associati, sui significati che assegniamo loro, sul modo con cui le usiamo e sul ruolo che hanno nel formare/trasformare la percezione della realtà e del mondo.
Parlare di etica in ogni caso è diventato urgente. Lo è perché l’etica pertiene e influenza il modo con cui noi guardiamo alla realtà e comprendiamo il mondo intorno a noi.
Non essendo un esperto di prblematiche etiche mi esimo da ulteriori riflessioni o dal suggerire percorsi da compiere. A me l’etica che interessa è quella che ci potrebbe aiutare ad affrontare i tempi difficili che viviamo , tempi di smarrimento e incertezza, impegnandoci a ritrovare un’etica umana condivisa, fondata su parole quali solidarietà, umanità, accoglienza, empatia, coscienza morale, ecologia, pace, politica.
Di queste parole, che ho definito etiche, ho parlato nel libro OLTREPASSARE – Intrecci di parole tra etica e tecnologia.