2017 - 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) /

Al concerto spegni tutto tranne la tua mente e le tue emozioni

Al concerto spegni tutto tranne la tua mente e le tue emozioni

01 Ottobre 2017 Redazione SoloTablet
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Il libro di Carlo Mazzucchelli 100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone) è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

Al concerto spegni tutto tranne la tua mente e le tue emozioni

 

I 200.000 del concerto di Vasco a Modena hanno vissuto emozioni forti per uno show che è andato ben oltre la musica occupando le loro menti prima, durante e dopo il concerto. Emozioni generate dalla presenza di Vasco Rossi sul palcoscenico ma anche dal canto corale che ha accompagnato l'intero evento, dagli sberleffi politici pronunciati, dai cori da brivido, dai megaschermi usati, dalle colonne sonore accattivanti ed emozionanti, dal tramonto sul Modena Park e dal rito collettivo e rituale dell'accensione dei dispositivi mobili che hanno illuminato e filmato Vasco e la sua banda di musicisti, spazi, facce e...telecamere. 

L'uso di smartphone e tablet ai concerti è diventato un'abitudine, un vizio diffuso e anche un gesto compulsivo. Lo smartphone puntato sempre più in alto è diventato protesi delle mani ma soprattutto degli occhi, utile per comunicare ma anche per fotografare, filmare e videoregistrare. Le migliaia di lucine che si accendono contemporaneamente sono belle da vedere per chi è seduto su un divano di casa, trasformano in icone mediatiche le immagini del concerto ma sono anche elementi di distrazione e ostacolo alla vista per coloro che stanno assistendo al concerto dal vivo. In alcuni casi sono elementi di forte disturbo per gli stessi artisti sul palco, soprattutto se impegnati nell'esecuzione di musica classica o pianistica che richiede tassi elevati di concentrazione e di silenzio. 

Gli artisti che reagiscono all'invadenza tecnologica, causata da chi la pratica con leggerezza e molta stupidità, sono in costante aumento e invocano la diffusione di istruzioni per l'uso dei dispositivi tecnologici durante i concerti. Lo fanno certamente per salvaguardare i loro diritti d'autore o per impedire che vengano diffuse immagini sfocate e registrazioni scadenti delle loro esibizioni ma anche per salvaguardare la specificità dell'evento musicale dal vivo come esperienza individuale e personale e per sottolinearne la sua non riproducibilità. 

Molti artisti, come la cantante islandese Bjork, suggeriscono di godersi il concerto e basta. Un invito a concentrare la propria attenzione sulla musica, a farsi conquistare dalla sua magia, a lasciarsi invadere dai sentimenti e dalle emozioni forti da essa generate e stimolare dai ricordi e dalle immagini che è in grado di riportare in superficie, a muoversi insieme ad altri ubbidendo ai neuroni a specchio così come alle melodie che risuonano nel cervello (senza auricolari) e che ne richiamano altre già ascoltate, a dialogare con la musica adottando il suo linguaggio di conoscenza e di conversazione. 

Tutto ciò può essere sperimentato anche con uno smartphone collegato fisicamente al nostro cervello attraverso un'auricolare, a sua volta collegato alla strumentazione tecnologica utilizzata per riprodurre la musica. In entrambi i casi, nell'ascolto di musica dal vivo o attraverso un mezzo tecnologico a fare la differenza è l'evitare di essere interrotti dall'arrivo di una telefonata, di un cinguettio o di una notifica dal muro delle facce. 

Se si spegne la tecnologia ciò che rimane accesa è la mente, con la sua sete di conoscenza (note, accordi, ritmi, melodie, armonie, ecc.), fame di nuove esperienze attive di tipo cognitivo, psicologico, emotivo, logico e artistico che solo la musica (non solo una semplice sequenza di note o semplice linguaggio matemtaico) con il suo linguaggio universale è in grado di regalare. Grazie alla musica il nostro cervello si mette in azione, comincia a produrre deduzioni, ipotesi, previsioni, tutte attività capaci di produrre reazioni in forma di immagini, pensieri, sentimenti ed emozioni. 

 

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