Il libro 80 PROFILI DIGITALI di Carlo Mazzucchelli è pubblicato nella collana Tecnovisions di Delos Digital
Tecnoamanti
Tecnoamanti sono tecnofidanzati e tecnosposati che formano tecnocoppie sempre più armate di strumenti tecnologici utilizzati per combattere il gioco eterno del rapporto di coppia, per sopravvivere a gelosie e tradimenti vari, per mantenere vivo l'interesse erotico e affettivo, per fare sesso allegramente e senza vergogna e per far conoscere ad altri esperienze e traversie d'amore e godimenti vari. Le tecnocoppie di cui parliamo sono formate da tecnoamanti con caratteristiche umane, alla ricerca di nuove esperienze romantiche ma tecnologicamente determinate. Per il momento escludiamo dalle tecnocoppie le coppie miste, composte da umani e computer o macchine umanoidi. E' una esclusione un pò forzata perchè l'evoluzione attuale della tecnologia permette già oggi sperimentazioni di vita di coppia ibridate dalla tecnologia e dal ricorso alla relazione e al sesso virtuale (uomo-donna, macchina, robot-robotessa).
80 Identikit digitali
I tecnoamanti sono, sia quelli che usano le nuove tecnologie per sapere sempre dove si trova il loro partner, se sta bene, se è solo o in compagnia, se è in viaggio o in un hotel, sia quelli che praticano il sesso virtuale davanti ad una tastiera di computer. I primi sono in genere l'un l'altro innamorati e usano l'interazione tecnologica, strumenti e APP apposite (mCouple ad esempio) per comunicarsi in continuazione eterno amore e per farlo sapere a tutti i loro amici che li frequentano sui social network o in altri ambiti digitali. I secondi sono migliaia, sono collegati tra di loro da vincoli di reciproca conoscenza o semplici scambi di conoscenze, hanno i loro maestri o guru come la dottoressa Deb Levine che ha scritto per loro The Joy of Cybersex, e praticano forme di sessualità onlne che vanno dall'onanismo alla relazione virtuale con persone sconosciute incontrate in chat-room, comunità online o social network specializzati negli incontri tra cuori, più o meno, solitari. La pratica onanistica davanti alla tastiera è reale, la relazione in una comunità online è virtuale ma può generare innamoramenti e amori, così come delusioni, sorprese e pericoli come nella vita reale. I tecnoamanti della vita reale si sono già incontrati, quelli della vita virtuale potrebbero non incontrarsi mai e continuare il loro rapporto affettivo-erotico-sessuale solo online e mediato dalla tecnologia.
Tutte le tipologie di tecnoamanti condividono nuove pratiche, comportamenti e abitudini, supportate tecnologicamente. Ad esempio comunicano molto attraverso la scrittura, un ritorno all'antico epistolario d'amore che serviva, in assenza di immagini e presenze fisiche, ad alimentare la fantasia e l'immaginazione e a far crescere ossessioni e desideri senza che potessero essere pienamente e per tempo soddisfatti. Usano, a volte in modo ossessivo, i social network e gli strumenti di messaggistica per tenersi costantemente in contatto, per non lascciarsi mai, per seguirsi ovunque, per garantirsi la fedeltà e attenzione reciproca, rinunciando alla propria libertà e alla privacy e forse anche all'avventura e alla scoperta di mondi diversi.
Fantasie e libertà sono invece massimi per i tecnoamanti virtuali. Possono presentarsi e raccontarsi per quello che non sono (uomo, donna, transgender, giovane, vecchio, bello, brutto, ecc.), vivere esperienze da eroi e protagonisti superando debolezze e handicap personali, fare cyber-sesso non consumato solo per prepararsi a quello che si consumerà subito dopo con il partner tecnoamante e reale. Come i tecnoamanti della vita reale anche quelli virtuali sperimentano gelosie e tradimenti vari (cyber-adulteri), online ma soprattutto in casa, quando i loro partner nella vita reale scoprono che si sono creati una tecnocoppia virtuale per sfogare i loro sogni e le loro passioni erotiche.
Le tecnologie vengono incontro ai tecnoamanti in mille altri modi. Permettono ad esempio di geo-localizzare il partner grazie ai sensori dei loro dispositivi mobili (applicazioni find my iPhone, SpyBubble e mSpy). Con mSpy ogni tecnoamante può sapere dove si trova il partner ma anche avere visibilità sulle cose che sta facendo online sul suo dispositivo, dai messaggi WhatsApp, ai cinguettii, alle email. Per attivare queste applicazioni è sufficiente installarle all'insaputa del partner sul suo dispositivo e poco importa se è illegale o se, quando lo si fa, non si realizza che la tecnocoppia è già in crisi o in procinto di esserlo.
Il ricorso eccessivo a strumenti tecnologici non aiuta sempre l'amore di coppia, genera spesso nuove solitudini e senso di abbandono, esattamente l'esperienza opposta a quella dell'amore o dell'innamoramento. La solitudine che nasce dalla percezione di un possibile tradimento si alimenta anche dall'uso, da parte del partner, di altre tecnologie come Wiper, Vaukty Stocks, Secret Folder e altre che servono a nascondere e proteggere ciò che si fa con il cellulare.
I tecnoamanti come i componenti di qualsiasi altra coppia esistente nella realtà sono destinati a vivere l'esperienza della separazione e dell'abbandono. Quando ciò succederà, a nulla servirà l'essere tecnologicamente dotati o equipaggiati. Alcuni anzi scopriranno che la crisi che porta alla separazione è nata dalla semplice scoperta di password e credenziali segrete per accedere a spazi virtuali personali o di immagini e testi troppo espliciti per essere considerati solo 'virtuali' (etimologicimante in potenza).