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APP Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio

APP Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio

01 Febbraio 2015 Redazione SoloTablet
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CAPITOLO 20

Il libro APP MARKETING: lo sviluppo non è che l'inizio di Carlo Mazzucchelli è pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital

 

La mia APP non tira, dove ho sbagliato? 

Hai sviluppato una nuova APP ma i download sono scarsi? Serve una riflessione e per farla serve porsi alcune domande. Ne suggerisco alcune!

Il mercato delle applicazioni è nuovo ma le pratiche di marketing e le strategie per avere successo sono quelle di sempre. Ogni applicazione dovrebbe soddisfare bisogni e necessità e in alcuni casi servire a realizzare dei desideri. Se non lo fa, o lo si fa in misura limitata rispetto alle aspettative, è probabile che qualcosa, nella fase di ideazione, disegno e implementazione dell’applicazione o nelle strategie usate per promuoverla sul mercato, sia stato sbagliato o semplicemente non funzioni.

Il punto di partenza è sempre lo stesso, chiedersi se esiste una qualche compelling reasons to buy da parte del cliente target potenziale e se si dispone di tutte le informazioni utili a comprendere i segmenti di mercato di riferimento.

Le domande non devono solo rivolgersi al mercato ma servire anche a una ricognizione interna di capacità, strategie, pianificazione,  focalizzazione, risorse ecc.

La prima domanda da porsi nell’entrare nel mercato delle APP è quali siano le aree di eccellenza su cui l’azienda è percepita forte ed è riconosciuta sul mercato. Una semplice domanda che può aiutare a identificare cosa si aspettano i clienti e cosa li spinge a sceglierle un’APP o il suo marchio rispetto alle APP della concorrenza. L’opinione interna alla società che sviluppa o personale potrebbe differire dalle opinioni dei clienti. Per conoscerle e per non rimanere sorpresi, meglio chiedere il loro parere e attivare il loro coinvolgimento.

La seconda domanda da porsi è relativa a cosa è possibile fare per migliorare ciò che già si sta facendo.  I miglioramenti devono essere intesi nella prospettiva del cliente e del consumatore. Ad esempio, se un azienda è da sempre attiva sul mercato delle applicazioni Web e decide di puntare sulle APP, deve chiedersi quanto questa scelta possa soddisfare meglio i bisogni della clientela acquisita e contribuire ad acquisire nuove opportunità (con i clienti esistenti) e soprattutto nuovi clienti (potenziali).

Le domande finalizzate a conoscere meglio i propri clienti e a segmentare quelli potenziali possono servire per cambiare rotta, abbandonare investimenti e attività in ambiti consolidati ma determinati da percezioni sbagliate sui bisogni dei clienti. Continuare a fare le stesse cose di sempre perché si è convinti che è ciò che vuole il cliente impedisce di vedere i cambiamenti in atto e di scoprire troppo tardi che i bisogni dei clienti sono mutati ma anche le loro scelte di prodotti e di marchi.

Interrogarsi sulle tendenze in atto significa anche chiedersi se non sia il caso di cominciare a investire in ambiti sconosciuti. Ad esempio quello delle APP Mobile, oppure di passare ad Android dopo essere stati Apple-oriented da sempre o viceversa. Meglio ricordare sempre che un cliente non è acquisito per sempre e che i clienti sperimentano continuamente relazioni, prodotti, buone pratiche ed esperienze con produttori diversi. Conoscere le opinioni dei propri clienti e le tendenze in atto può facilitare il successo di un’iniziativa o nuova strategia.

Infine l’ultima domanda da porsi è quanti siano i clienti che suggeriscono la vostra APP ad altri o che desiderano farlo. Il passaparola e la pratica della referenza (advocacy in inglese) sono fondamentali per il successo di una APP e le uniche pratiche capaci di generare fenomeni virali che trasformano una APP da sconosciuta a ‘must have’ (devo averla anche io).

In sintesi, sviluppare un’APP è oggi molto semplice, diciamo poco complicato. Il problema vero viene prima e dopo lo sviluppo. Prima bisogna avere le idee chiare sul mercato di riferimento, dopo bisogna sapere come attivarsi per promuovere adeguatamente l’applicazione, nei modi giusti, attraverso i canali necessari e gli strumenti che servono.

Buona pratica per il prima e il dopo è porsi alcune domande!

Le risposte potrebbero suggerirvi di investire di più o di non investire affatto!

 

 

 

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